GiustiziaItalia: arrestati carabinieri e sequestrata una caserma a Piacenza
ats
22.7.2020
La caserma dei carabinieri della compagnia di Piacenza Levante è stata posta sotto sequestro e sette militari arrestati. Le accuse sono di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione, estorsione, arresto illegale, tortura, lesioni personali, peculato, abuso d'ufficio e falsità ideologica.
Un'inchiesta a tratti senza precedenti quella condotta dalla Procura della Repubblica di Piacenza. «Siamo di fronte a reati impressionanti se si pensa che sono stati commessi da militari dell'Arma dei carabinieri. Si tratta di aspetti molto gravi e incomprensibili agli stessi inquirenti che hanno indagato. Una serie tale di atteggiamenti criminali che ci ha convinto a procedere anche al sequestro della caserma dei carabinieri per futuri accertamenti», ha affermato in conferenza stampa la procuratrice capo Grazia Pradella insieme ai vertici della Guardia di Finanza e ai due pubblici ministeri che hanno coordinato le indagini.
Arresti falsi e perquisizioni arbitrarie
Nell'ordinanza da 300 pagine che il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Piacenza ha emesso nei confronti dei sette carabinieri ci sono anche «arresti completamente falsati e perquisizioni arbitrarie».
Sei sono in carcere e uno, il maresciallo che comanda la stazione, agli arresti domiciliari, ha riferito la Pradella.
Illeciti commessi durante il lockdown
«Tutti gli illeciti più gravi sono stati commessi in piena epoca Covid e del lockdown, con disprezzo delle più elementari regole di cautela imposte dai decreti del Presidente del Consiglio. Mentre la città di Piacenza contava i tanti morti del coronavirus, questi carabinieri approvvigionavano di droga gli spacciatori rimasti senza stupefacente a causa delle norme anti-covid», ha affermato la procuratrice capo illustrando i dettagli dell'operazione.
Disposta la sospensione dall'impiego
Il comando generale dell'Arma dei Carabinieri ha disposto «l'immediata sospensione dall'impiego» per i militari coinvolti nell'inchiesta e ha contestualmente disposto la «valutazione amministrativa dei fatti per adottare, con urgenza, rigorosi provvedimenti disciplinari a loro carico», sottolinea una nota dell'Arma.