Italia Draghi in Senato: appello all'unità nella lotta al virus, «è la  priorità»

SDA

17.2.2021 - 10:54

Il premier Mario Draghi ha tenuto un discorso al Senato per ottenere la fiducia al suo nuovo Governo
Il premier Mario Draghi ha tenuto un discorso al Senato per ottenere la fiducia al suo nuovo Governo
Keystone

La lotta alla pandemia è una «trincea dove combattiamo tutti insieme, il virus è nemico di tutti». Mario Draghi inizia il suo discorso programmatico al Senato, che è chiamato a votare la fiducia, richiamando a «responsabilità nazionale» e a «spirito repubblicano».

La battaglia contro il Covid è «il primo dovere» che l'Italia ha davanti, dice e invita i partiti che lo sostengono a mettere da parte le rivalità.

La maggioranza sulla quale può contare, anche a Palazzo Madama, è amplissima: i voti a favore dell'esecutivo Draghi potrebbero segnare un record, fino ad arrivare intorno a quota 295-298.

L'incognita M5s

Resta tuttavia l'incognita M5s, il quale è attraversato da forti tensioni interne che però nelle ultime ore di sarebbero ridotte: i «no» oscillerebbero tra i 30 e i 20, ai quali potrebbe aggiungersi qualche assenza.

«Al 99% prevedo di non dare la fiducia al governo con un no o con un'astensione», dice il presidente della commissione antimafia Nicola Morra.

Una maggioranza nella maggioranza

E a contenere il disagio in casa M5s punta la creazione dell'intergruppo fra il partito democratico, il Movimento e Liberi e Uguali. L'operazione partita al Senato ha anche l'obiettivo di evidenziare l'esistenza di una maggioranza nella maggioranza e vuole essere un primo passo per la costruzione di una futura alleanza del centrosinistra in vista delle elezioni amministrative.

Verso un intergruppo di centrodestra?

Fratelli d'Italia (Fdl), unico partito a stare all'opposizione e che oggi voterà no alla fiducia, rilancia e chiede a Lega e Forza Italia di creare una struttura speculare. Il presidente di FdI dice che ne parlerà direttamente con Berlusconi e Salvini: «penso che anche il centrodestra debba dotarsi di un suo intergruppo per portare avanti il programma elettorale comune». Dalla Lega arriva una prima apertura da parte di Alessandro Morelli: «Se è una proposta che possa ipotizzare una federazione, io ritengo che sia una cosa positiva».

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