ItaliaItalia: Enrico Letta eletto segretario del Pd: «Siamo una democrazia malata»
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14.3.2021 - 14:50
In Italia Enrico Letta è stato eletto segretario del Partito democratico (Pd), con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti. Sostituisce Nicola Zingaretti, che ha rassegnato le dimissioni 10 giorni fa.
Keystone-SDA, pl
14.03.2021, 14:50
14.03.2021, 14:57
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«Questo è il nostro tempo, il tempo in cui gli esclusi possono tornare protagonisti e noi siamo qui per questo», ha detto Letta nel suo intervento in assemblea Pd.
«Farò un mio rappresentante speciale sul tema delle piccole e medie imprese. Serve una Tech tax a livello europeo e la lotta ai paradisi fiscali. Saremo vigili applicatori del principio costituzionale della progressività, tra i tanti temi che dovremo sviluppare nella fase della ripartenza. Vorrei che il partito elaborasse idee nuove in economia. Il Terzo settore deve avere una dignità ancora maggiore e poi servono misure per la povertà che purtroppo sta crescendo», ha affermato.
«Dobbiamo superare tre debiti»
«Dobbiamo superare i tre debiti del Paese: ambientale, pubblico e demografico. La scelta della sostenibilità è per noi totale, completa. Cambia i modelli di sviluppo e di comportamento. Bisogna riformare la pubblica amministrazione e abbiamo bisogno di competitività. Va poi superato il debito demografico con una denatalità drammatica. Serve un welfare per una società che dobbiamo rendere inclusiva, in grado di attrarre e accogliere chi viene da fuori», ha proseguito.
«Dobbiamo fare crescere tutto il Paese, perché non cresce più da decenni, ma il Sud deve crescere di più sulla scia di quanto impostato dal governo Conte. Dobbiamo lavorare per una pubblica amministrazione moderna, una giustizia efficiente. Nella tregua tra i partiti si è pensato che la giustizia fosse un tema da non toccare tanto, ma è uno degli elementi della nostra mancanza di competitività. Dobbiamo lavorare per una transizione rapida ed efficace. Far sì che la lotta alle mafie sia fatta col massimo livello di impegno», ha detto ancora Letta.
«Siamo una democrazia malata».
«Dobbiamo avere tanto filo da tessere. Dobbiamo essere un partito forte e unito, con una logica espansiva. Sennò non ce la faremo. Quello che sto proponendo è un percorso difficile, molto ambizioso. Ma per me il Partito democratico (Pd) non sarà mai un piccolo partito marginale, o ha l'ambizione di costruire la coalizione che vince e guida il paese oppure perde la sua ragione di essere». ha sostenuto Letta, sottolineando la consapevolezza necessaria che «siamo una democrazia malata».
«Vorrei che ci fossero volti e non maschere tra di noi»
«Il voto di oggi è eccezionale in ogni senso, ci chiama a un soprassalto di responsabilità», aggiunge. «Uno degli ultimi spettacoli prima del lockdown è stato uno spettacolo bellissimo: 'Nel lungo tragitto della vita incontrerai molte maschere e pochi volti'. Era Gabriele Lavia che recitava Pirandello, il gigante della montagna. È una frase che ben si adatta alla politica», afferma il neo segretario rivolgendo un pensiero al mondo della cultura. «Vorrei che ci fossero volti e non maschere tra di noi», è il messaggio ai membri del Pd.
«L'identità è per metà quello che siamo e per metà quello che vedono gli altri», afferma citando Sartre. «L'immagine che abbiamo dato di noi è quella di una torre di Babele, non va bene».