Italia Dopo il dramma a Cutro pene più dure agli scafisti

SDA / Red

9.3.2023 - 20:40

Il Consiglio dei ministri italiano, riunito a Cutro, luogo del naufragio dei migranti 26 febbraio scorso, ha varato un decreto legge che introduce una nuova fattispecie di reato per chi provoca la morte o lesioni gravi per il traffico di persone che prevede una pena fino a 30 anni di reclusione.

La premier italiana Giorgia Meloni con il ministro degli affari esteri Antonio Tajani durante una conferenza stampa dopo un incontro a Cutro. 
La premier italiana Giorgia Meloni con il ministro degli affari esteri Antonio Tajani durante una conferenza stampa dopo un incontro a Cutro. 
KEYSTONE/EPA/CARMELO IMBESI

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«L'Italia inoltre riserverà delle quote di accesso ai lavoratori che provengono dai paesi che collaborano con l'Italia» ripristinando i decreti flussi con criteri e quote triennali, con alcune corsie preferenziali.

«Credo che un altro modo per combattere i trafficanti di esseri umani – ha detto la premier Giorgia Meloni – sia dare il messaggio per cui non conviene entrare illegalmente in Italia, pagare gli scafisti e rischiare di morire».

La presidente del Consiglio italiano ha ribadito di attendersi misure concrete dall'Europa. La risposta di Ursula von der Leyen – ha detto – «segna di fatto un cambio di passo».

Ricordiamo che il 26 febbraio un caicco carico di migranti si è spezzato a un centinaio di metri metri dalla riva ed è stata strage: son morte 71 persone.