Sbarchi record a LampedusaEcco il piano del Governo italiano contro la crisi dei migranti
SDA
18.9.2023 - 21:26
Innanzitutto bloccare le partenze. Chi comunque sbarca in Italia va rimpatriato. A questo scopo sale dai 6 a 18 mesi il tempo massimo di trattenimento nei Cpr, i Centri di permanenza per il rimpatrio.
Keystone-SDA
18.09.2023, 21:26
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La rete dei Cpr – al momento sono 9 per soli 493 ospiti complessivi poiché il decimo, a Torino, è chiuso – sarà potenziata dal Genio militare che realizzerà nuove strutture in località «a bassissima densità abitativa e facilmente perimetrabili e sorvegliabili», senza creare «ulteriore disagio e insicurezza nelle città italiane».
Sono le due misure concordate oggi in Consiglio dei ministri (Cdm) e che finiranno nel decreto Sud che non era stato ancora bollinato. Nel prossimo Cdm, poi, ci sarà un altro decreto con la stretta sui falsi minorenni e canali differenziati per l'ingresso di donne, bambini e under 14.
Meloni: «Soluzioni concrete alla forte pressione»
Il giorno dopo la visita a Lampedusa con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, Giorgia Meloni illustra le «soluzioni concrete alla forte pressione» che ha portato già 130mila arrivi nel 2023.
La premier definisce «sorprendente» il piano in 10 punti presentato da Bruxelles, perché «perfettamente in linea con quel cambio di paradigma che questo Governo ha sostenuto fin dal suo insediamento e che ora si è affermato a livello europeo»: la difesa dei confini esterni dell'Unione e lo stop «a monte» dei trafficanti di esseri umani e «dell'immigrazione illegale di massa».
L'Esecutivo ora, annuncia, seguirà «con grande attenzione, passo dopo passo, gli impegni che l'Europa si è assunta con l'Italia, a partire dall'impegno per sbloccare in tempi rapidi le risorse previste dal Memorandum con la Tunisia». Al prossimo Consiglio europeo di ottobre l'Italia «chiederà agli altri Stati membri di assumere le decisioni necessarie e conseguenti, soprattutto in tema di blocco delle partenze illegali dal Nord Africa».
Premier dura contro «parte delle forze politiche italiane ed europee
La premier è quindi dura contro «parte delle forze politiche italiane ed europee, che per ragioni ideologiche o, peggio, per calcolo politico, remano contro e fanno di tutto per smontare il lavoro che si sta portando avanti».
Il riferimento è all'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione, il socialista Josep Borrell, critico verso l'accordo Ue-Tunisia ed a chi sostiene che «nessuno dei Paesi del Nordafrica è uno Stato sicuro con il quale è possibile accordarsi per fermare le partenze o per rimpatriare gli immigrati illegali. In sostanza, la volontà della sinistra europea è rendere ineluttabile l'immigrazione illegale di massa».
Il nuovo decreto, che sarà approvato la settimana prossima, conterrà poi il giro di vite sui «falsi minori»: migranti, cioè, che dichiarano di essere under 18 per usufruire delle tutele previste. Numeri, ha lamentato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, «cresciuti a dismisura». La norma introdurrà accertamenti per dirimere velocemente i casi sospetti. Saranno inoltre previsti canali differenziati per donne, bambini e under 14, «ai quali sarà garantita ogni tutela», sottolinea Meloni.