Usa-GbBiden a corte, per la regina Elisabetta è il dodicesimo presidente statunitense
SDA
13.6.2021 - 21:21
Una tappa in chiesa di St.Ives di prima mattina, per assolvere al precetto della messa domenicale sul mare della Cornovaglia; il volo verso il castello di Windsor nel pomeriggio, per un tè con la regina Elisabetta alle porte di Londra.
13.06.2021, 21:21
13.06.2021, 21:25
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Si è consumata fra queste due parentesi la giornata conclusiva del vertice G7 di Carbis Bay di Joe Biden, all'esordio come presidente degli Stati Uniti e nuova guida del consesso delle nazioni economicamente più forti del mondo libero.
Due momenti simbolici tradizionali per i leader d'oltreoceano in visita nel Regno Unito. Quasi a suggello della sua investitura ad alfiere del «ritorno dell'America» sulla scena internazionale, in un chiave meno eccentrica rispetto a Donald Trump.
Accompagnato dalla first lady Jill, l'ex vice di Barack Obama non ha perso tempo a conclusione del summit a salire sull'elicottero che dal resort di Carbis Bay lo ha portato all'aeroporto di Newquay.
Visita a Elisabetta II
Da dove, dopo la conferenza stampa di fine summit, è ripartito alla volta di Windsor per il tête-à-tête con Sua Maestà: dodicesimo inquilino della Casa Bianca ad essere accolto da Elisabetta II, 95 anni portati con sovrano sprezzo del tempo, fra i 14 succedutisi nel corso dei sette decenni del suo lungo regno; ma primo in assoluto a farlo dopo la morte a marzo del quasi centenario principe consorte Filippo.
Abito a fiori e cappellino rosa d'ordinanza, la regina ha accolto sorridente la coppia presidenziale senza mostrare il minimo segno di cedimento. Anzi, a tratti con maggiore disinvoltura rispetto al 78enne Biden e a una first lady in tailleur celeste parsa qua e là quasi impacciata, come intimidita dal cerimoniale o dall'emozione.
Un contesto formale
L'incontro ha avuto un contesto diverso da quello collettivo con tutti i leader del G7 avuto da Elisabetta in Cornovaglia venerdì assieme all'erede al trono Carlo e al principe William con le rispettive consorti, quando la monarca non aveva mancato di strappare commenti ammirati fra i capi di Stato e di Governo; né di rubare loro la scena durante la foto di rito apostrofandoli con una sola battuta per incoraggiarli a mettersi in posa come si doveva: «Ma non dovreste dar l'impressione che vi stiate divertendo?».
Un contesto decisamente più formale, oggi, con i due Biden scortati nel quadrante del castello per la classica cerimonia degli inni nazionali affidata alla Guardia d'Onore reale dei Grenadiers in giubba rossa e altissimo colbacco nero di pelliccia d'orso; e quindi il passaggio in rassegna delle truppe prima del trasferimento all'interno, nella Oak Room, per l'immancabile tè.
Una cerimonia affrontata senza intoppi, in un'atmosfera di evidente cordialità. E conclusa dall'invito del successore di Trump alla regina a visitare ancora una volta la Casa Bianca, se potrà: improbabile, ma non impossibile per la figlia di Giorgio VI.