BrexitJohnson scrive a Tusk, accordo senza il «Backstop»
ATS
20.8.2019 - 07:04
Garantisce il «personale impegno» sul fatto che il governo «lavorerà con energia e determinazione per un accordo» sulla Brexit, ma esclude che esso possa comprendere il «backstop», considerato «antidemocratico e in contrasto con la sovranità» del Regno Unito.
Lo scrive il premier britannico Boris Johnson in una lunga lettera inviata al presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, nella quale si dice certo che si possano trovare altre soluzioni.
Johnson, nella lettera di quattro pagine, ricorda che l'Ue e la Gran Bretagna hanno convenuto sul fatto che «accordi alternativi» potessero essere parte della soluzione e per questo propone che il Backstop venga «sostituito con un impegno a realizzare, il prima possibile e comunque prima della fine del periodo transizione, tali accordi, come parte delle future relazioni» tra Ue e Gb.
Cosa si intende per «Backstop»?
Si tratta di una norma - negoziata col precedente governo di Theresa May - secondo cui per non dover ristabilire i controlli frontalieri sui 499 chilometri che dividono la parte settentrionale dell’isola tra Repubblica d’Irlanda e Irlanda del Nord, per un periodo transitorio di 2 anni, l'Irlanda del Nord rimarrà nell'unione doganale, spostando di fatto il confine doganale dell'Europa tra la stessa Irlanda e la Gran Bretagna.
Li'dea di Johnson
Boris Johnson assicura che il Governo non intende in alcun modo creare «infrastrutture, barriere o controlli al confine tra Irlanda e Irlanda del Nord». Secondo Johnson il «backstop» rischierebbe invece di «indebolire il delicato equilibrio raggiunto con gli accordi di pace del Venerdì Santo».
«Sono certo – prosegue Johnson – che una soluzione sul solco di quella che proponiamo sarà più stabile, di lunga durata e più coerente con il quadro generale degli accordi del venerdì santo che sono stati decisivi per la pace in Irlanda del Nord. Spero che l'Europa possa lavorare energicamente in questa direzione, io sono determinato a farlo».
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