Conflitti Kosovo: nel nord la situazione è calma ma carica di tensione

SDA

25.9.2023 - 11:13

Il bilancio ufficiale è di un poliziotto kosovaro e tre rivoltosi serbi rimasti uccisi, oltre a diversi feriti da entrambe le parti.
Il bilancio ufficiale è di un poliziotto kosovaro e tre rivoltosi serbi rimasti uccisi, oltre a diversi feriti da entrambe le parti.
Keystone

Situazione calma ma ancora carica di tensione oggi nel nord del Kosovo, dopo gli scontri e le sparatorie di ieri fra polizia locale e gruppi di estremisti serbi pesantemente armati.

Keystone-SDA

Il bilancio ufficiale è di un poliziotto kosovaro e tre rivoltosi serbi rimasti uccisi, oltre a diversi feriti da entrambe le parti. Le notizie diffuse da alcuni media a Pristina su un bilancio di vittime serbe più elevato, si è parlato di otto estremisti uccisi, non ha trovato conferma.

La procura del Kosovo ha riferito dell'arresto di sei serbi accusati di attività sovversive e attacco armato alle forze di polizia, uno di loro anche di terrorismo.

La presidente kosovara Vjosa Osmani ha proclamato per oggi una giornata di lutto nazionale in memoria dell'agente rimasto ucciso nella violenta sparatoria della notte fra sabato e domenica nel villaggio di Banjska, presso Zvecan, nel nord del Kosovo a maggioranza serba.

In tale località la polizia kosovara era intervenuta per rimuovere un blocco stradale attuato con due camion dalla popolazione serba, sempre più insofferente per la politica ritenuta ostile e discriminatoria da parte del governo di Pristina.

Ma contro gli agenti era stato aperto il fuoco da varie direzioni, e uno di loro era rimasto ucciso, altri due feriti.

Belgrado accusata di sostenere forze armate serbe

Protagonista dell'attacco un gruppo di una trentina di rivoltosi serbi pesantemente armati, mascherati, in uniforme e appoggiati da autoblindo.

Gli scontri e le sparatorie erano andati avanti per buona parte della giornata intorno a un monastero serbo ortodosso presso Banjska, dove gli uomini armati si erano arroccati, in serata tuttavia le forze di polizia kosovare erano penetrate nel territorio del monastero ponendo fine alla sedizione.

Il premier Albin Kurti e la presidente Osmani hanno accusato apertamente Belgrado di sostenere formazioni armate e criminali serbe attive nel nord del Kosovo.

C'è la Russia dietro le rivolte?

Il presidente serbo Aleksandar Vucic da parte sua, pur condannando l'uccisione del poliziotto, ha addossato a Kurti la responsabilità dell'accaduto, risultato ha detto della sua politica di «terrore» e fortemente antiserba.

Secondo il ministro dell'interno kosovaro Xhelal Svecla, la polizia nel corso delle operazioni di domenica, ha scoperto un enorme quantitativo di armi e munizioni in locali della zona e nelle auto intorno al monastero.

Il ministro ha riferito al tempo stesso di alcuni documenti in russo rinvenuti anch'essi nelle auto perquisite nella zona degli scontri.