Balcani Kosovo: Onu, a lunedì su creazione esercito

ATS

15.12.2018 - 11:37

La creazione dell'esercito in Kosovo sta creando numerose polemiche
La creazione dell'esercito in Kosovo sta creando numerose polemiche
Source: KEYSTONE/AP/VISAR KRYEZIU

Si terrà lunedì prossimo la seduta del consiglio di sicurezza dell'Onu chiesta con urgenza dalla Serbia dopo la decisione del Kosovo di creare un proprio esercito regolare. Ne danno notizia oggi i media a Belgrado, che riprendono quanto riferito dalla stampa russa.

Sul formato della riunione tuttavia non vi sarebbe accordo, con i Paesi occidentali che sono a favore di una seduta a porte chiuse mentre la Russia si oppone.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic, confermando ieri sera la richiesta di una riunione urgente del consiglio di sicurezza, aveva detto di essere disposto a recarsi lui stesso a New York per illustrare le argomentazioni di Belgrado.

La Serbia, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo, sostiene che un esercito regolare kosovaro viola la risoluzione 1244 dell'Onu, messa a punto al termine del conflitto armato di fine anni novanta e in base alla quale il Kosovo viene dichiarato territorio sotto controllo internazionale e la sola Forza armata autorizzata a stazionare sul suo territorio è la Kfor, la Forza della nato.

Nato rivedrà impegno

La situazione appare oggi sostanzialmente tranquilla in Kosovo all'indomani del voto del parlamento che ieri ha dato il via libera alla trasformazione della Forza di sicurezza in un esercito regolare, cambiandone il mandato da civile a militare.

A Kosovska Mitrovica le truppe della Kfor, affiancate dalla polizia kosovara, presidiano i punti sensibili della città divisa, in particolare il ponte sul fiume Ibar che separa il settore nord (serbo) da quello sud, abitato dalla popolazione di etnia albanese.

Il portavoce della Forza Nato Vincenzo Grasso, in dichiarazioni alla tv pubblica serba Rts, confermando quanto sostenuto dal segretario generale Jens Stoltenberg, ha detto che la Nato dopo la decisione di Pristina di creare un proprio esercito, rivedrà la natura e le modalità del suo impegno in Kosovo.

Intanto nel clima di nuove accresciute tensioni in Kosovo si susseguono appelli alla moderazione. Da ultimo, il commissario Ue all'allargamento Johannes Hahn che, parlando alla radio austriaca Oe1, ha invitato Pristina e Belgrado ad astenersi da provocazioni e azioni violente, creando le condizioni per un ritorno al tavolo negoziale e alla ripresa del dialogo facilitato dall'Unione europea, interrotto dopo la decisione di Pristina di aumentare del 100% la tassazione doganale sull'import dalla Serbia.

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