Guerra in Ucraina L'affondo di Medvedev: «Finlandia e Svezia nel mirino della Russia»

SDA

29.4.2025 - 20:02

Destinatari dell'avvertimento lanciato dall'ex presidente russo Dmitry Medvedev sono la Svezia e soprattutto la Finlandia.
Destinatari dell'avvertimento lanciato dall'ex presidente russo Dmitry Medvedev sono la Svezia e soprattutto la Finlandia.
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I Paesi del Nord Europa nuovi membri della Nato rischiano di diventare «bersagli» in caso di conflitto con la Russia, esponendosi anche al pericolo di rappresaglie «nucleari».

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Destinatari dell'avvertimento lanciato dall'ex presidente russo Dmitry Medvedev sono la Svezia e soprattutto la Finlandia, che dopo l'ingresso nel Patto Atlantico nel 2023 ha avviato un deciso programma di riarmo, annunciando tra l'altro l'apertura a Mikkeli, a meno di 200 chilometri dal confine, del comando terrestre dell'Alleanza per l'Europa settentrionale.

È intanto scontro tra Mosca e Kiev sulla proposta avanzata dal presidente russo Vladimir Putin per un cessate il fuoco dall'8 al 10 maggio, che Volodymyr Zelensky ha definito «un nuovo tentativo di manipolazione», mentre Kiev chiede una tregua di 30 giorni come primo passo verso i negoziati di pace. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov l'ha invece definita in sé come «un avvio di negoziati diretti senza precondizioni».

«Vogliamo tutti che questa guerra finisca senza regali»

Al contrario, ha affermato il capo della diplomazia di Mosca, il cessate il fuoco di un mese su cui insiste l'Ucraina sarebbe «una precondizione», e sarebbe «usata per l'ulteriore sostegno al regime di Kiev e il rafforzamento delle sue capacità militari».

Da parte sua, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha lamentato come ancora Kiev non abbia replicato chiaramente alla proposta russa e ha commentato le parole di Zelensky affermando che «manipolazione è evitare di dare una risposta diretta».

Il presidente ucraino ha comunque ribadito che anche in eventuali negoziati Kiev non intende «regalare» alcun pezzo del suo territorio per ottenere la pace con Mosca, dopo che domenica Donald Trump si era detto invece convinto che il presidente ucraino avrebbe accettato di rinunciare alla Crimea.

«Vogliamo tutti che questa guerra finisca in modo giusto, senza regali a Putin, soprattutto terre», ha detto Zelensky in videoconferenza durante un vertice organizzato dalla Polonia.

Svezia e Finlandia avrebbero rinunciato al loro stato neutro

Nel suo attacco a Svezia e Finlandia, Medvedev ha sottolineato che questi Paesi hanno rinunciato al loro status neutrale e «ora si trovano in un blocco ostile» a Mosca.

«Questo significa – ha ammonito – che sono diventati automaticamente un bersaglio per le nostre forze armate, incluse possibili rappresaglie, o anche misure nucleari o preventive previste dalla nostra dottrina militare».

La Finlandia in particolare, che con la Russia condivide una frontiera di 1.340 chilometri attualmente chiusa, ha firmato negli ultimi due anni intese con gli Usa per l'accesso americano a 15 basi militari e lo stoccaggio di attrezzature militari sul proprio territorio.

La Russia comunque, ha aggiunto l'attuale numero due del Consiglio di Sicurezza nazionale, non avrebbe dovuto dare fiducia all'Occidente, specie nei primi anni dopo la caduta dell'Unione Sovietica.

«Ci siamo fidati troppo di coloro di cui non bisognava affatto fidarsi, che non meritavano la nostra fiducia», ha lamentato Medvedev. E tra questi Paesi ha citato «gli Stati Uniti e l'Europa occidentale, inclusi i più grandi Paesi, Gran Bretagna, Francia, Germania e Italia».

Mosca deve «distruggere il regime neonazista di Kiev»

Medvedev non ha comunque fatto riferimento a tregue o negoziati con l'Ucraina. A suo avviso, Mosca deve semplicemente «distruggere il regime neonazista di Kiev», mentre Zelensky «finirà nel modo più triste».

Sul terreno, mentre Mosca ha rivendicato la conquista di un altro villaggio, Doroshovka, nella regione nord-orientale ucraina di Kharkiv, i civili continuano a morire sotto i bombardamenti di droni.

Una bambina di 12 anni è stata uccisa in un attacco russo nella regione ucraina di Dnipropetrovsk, secondo quanto dichiarato sui social da Serhiy Lysak, capo dell'amministrazione militare regionale. Un'altra di sei anni e due adulti sono rimasti feriti.

Il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha invece riferito che due civili sono rimasti uccisi e tre feriti quando un drone ucraino ha colpito l'auto su cui viaggiavano.