USALa battaglia di Biden: sarà veto se il Congresso bandisce l'aborto
SDA
26.2.2023 - 20:16
Joe Biden continua la sua battaglia per i diritti delle donne e torna ad avvertire il Congresso che se passerà un divieto nazionale sull'aborto imporrà il suo veto.
Keystone-SDA
26.02.2023, 20:16
26.02.2023, 20:41
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Il monito del presidente americano arriva alla vigilia di una settimana delicata nella quale si saprà se le vendite di una pillola abortiva tra le più usate negli Stati Uniti saranno bloccate dopo una causa intentata dal Texas, mentre sullo stesso farmaco 12 Stati democratici premono l'amministrazione per renderlo più accessibile.
«Se il Congresso passerà un bando nazionale, io metterò il veto», ha avvertito il presidente americano sul suo profilo Twitter personale, @JoeBiden. Da quando, lo scorso giugno, con una decisione storica la Corte Suprema americana ha ribaltato la sentenza 'Roe w Wade' del 1973 che garantiva il diritto all'aborto a livello nazionale lasciando agli Stati la libertà di legiferare, il tema è molto caldo e divisivo sia nel dibattito politico che nella società Usa.
Con i repubblicani che hanno ripreso il controllo della Camera alle ultime elezioni di Midterm oltretutto il rischio che il fronte anti-abortista possa tentare di presentare un bando federale è aumentato. Sono sempre di più, inoltre, gli Stati guidati dal Grand old party che in questi mesi hanno imposto regole rigidissime, se non il divieto totale all'interruzione di gravidanza.
E se l'amministrazione Biden sin da subito ha assicurato che avrebbe fatto il possibile per garantire i diritti riproduttivi delle donne, ha subito diversi attacchi dai pro-choice che l'accusano di non prendere misure drastiche. L'ultimo si è tradotto in una causa intentata da 12 stati democratici che chiedono alla Food and Drug Administration, l'agenzia federale che regola i farmaci, di rendere più accessibile un tipo di pillola abortiva.
L'aborto farmacologico è il metodo più diffuso negli USA
L'aborto farmacologico è il metodo più diffuso al momento negli Stati Uniti ma, dopo la sentenza della Corte Suprema, sta diventando sempre più difficile reperire i farmaci. La pillola in questione si chiama 'mifepristone' ed è stata approvata dall'Agenzia 20 anni fa. «E' sicura ed efficace, il governo lo sa da anni.
Le eccessive restrizioni su questo importante farmaco non hanno alcun fondamento nella scienza medica», ha dichiarato il procuratore dello stato di Washington, Bob Ferguson, che ha lanciato la causa assieme a Oregon, Nevada, Delaware, Arizona, Illinois, Connecticut, Colorado, Vermont, New Mexico, Michigan e Rhode Island.
Il timore non è solo per i limiti attuali, ma per quelli che potranno essere imposti se, la prossima settimana, un giudice darà ragione al Texas che ha a sua volta accusato la Fda di aver utilizzato per l'approvazione della pillola all'epoca un protocollo accelerato che si usa solo per i farmaci che trattano «malattie gravi o potenzialmente letali».
Se il tribunale dovesse annullare la decisione della Fda le vendite della pillola abortiva rischiano di interrompersi in tutti gli stati, anche in quelli come Washington, dove l'aborto rimane legale.