Bambina scomparsa L'ambiguo ruolo dei tabloid nel caso Maddie

Di Christoph Meyer e Silvia Kusidlo, dpa/uri

9.6.2020

La storia di Maddie, scomparsa mentre era in vacanza con la sua famiglia in Portogallo, è indissociabile dalla stampa scandalistica britannica. Ma l’attenzione mediatica ha contribuito a chiarire il caso o a complicarlo? La risposta resta tanto vaga quanto le sorti della bambina.

Quando Maddie McCann, una bambina inglese di tre anni, è scomparsa dal suo letto il 3 maggio 2007 in una casa di vacanze a Praia da Luz, in Portogallo, la cittadina non ha tardato a essere invasa dai giornalisti. È stato suo padre Gerry, un medico originario della Scozia, ad avviare il contatto con i media perché la figlia non scomparisse dalla scena pubblica. Ancora oggi, i McCann non perdono la speranza di ritrovare la bambina viva: «[…] Qualunque sia stato il suo destino, noi abbiamo il diritto di sapere. Dobbiamo trovare pace.»

Il tam tam mediatico avrebbe inizialmente suscitato l’ostilità e la diffidenza della polizia portoghese. Questa reazione sarebbe stata amplificata per via del fatto che i giornali britannici hanno descritto con un sentimento di superiorità tipicamente anglosassone il presunto dilettantismo degli inquirenti del paese lusitano. Persino la madre e il padre, Kate e Gerry McCann, sono stati subito oggetto di una serie di sospetti: come hanno potuto lasciare Maddie nell'appartamento insieme al fratellino e alla sorellina ancora più piccoli di lei, mentre loro cenavano con alcuni amici in un ristorante lì vicino? Gli inquirenti hanno supposto che ci sia stato un incidente e che i genitori abbiano fatto scomparire il corpo di Maddie.

Una stampa senza freni

La scomparsa di Madeleine – questo il suo vero nome – è avvenuta in un momento in cui i media britannici erano più sfrenati che mai. I giornalisti  facevano infatti intercettazioni telefoniche per ottenere informazioni su alcuni personaggi famosi e su vittime di crimini. Il tabloid «News of the World», che da allora non è più diffuso, ha pubblicato degli estratti dal diario di Kate McCann redatti al momento del rapimento senza il consenso di quest’ultima – e ha dovuto scusarsi pubblicamente per questo. Anche il «Sunday Times» è stato perseguito dalla coppia dopo aver riportato che i due avevano nascosto informazioni sulla scomparsa di Maddie.

Per la stampa scandalistica britannica, i McCann erano una manna economica, in particolare perché si trattava di una famiglia perbene  – i genitori sono due medici che hanno avuto successo nella vita, sono cattolici e belli. «Se Kate fosse stata grossa, piena di brufoli e vecchia, non venderebbero tutti questi giornali», ha sostenuto la cognata in alcune dichiarazioni riportate dal magazine «Vanity Fair».

Finora alla fondazione creata dalla coppia è stato versato più di un milione di sterline tra danni, interessi e indennizzi percepiti dai McCann e i loro amici. La fondazione ha l’obiettivo di finanziare le ricerche per ritrovare la bambina. Non hanno lasciato nulla al caso: detective privati, incontro con il papa, intervista con la presentatrice di talk-show statunitense Oprah Winfrey: tutti i canali possibili sono stati attivati per attirare l’attenzione sulla sorte della figlia.

La pista più importante da 13 anni

Guardando il tutto in retrospettiva, ci sono stati momenti di forti alti e bassi, vere e proprie montagne russe sul piano emozionale: inizialmente il sostegno alla famiglia, poi le gravi accuse sui McCann e ora un approccio più rispettoso da parte dei media britannici. Kate, la madre, ha abbandonato il suo lavoro di medico per dedicarsi alla sua famiglia e alle ricerche per ritrovare Maddie.

I genitori considerano gli ultimi elementi provenienti dalla Germania come la pista più importante da 13 anni. Non si tratta più del baraccone di notizie orchestrato dai media inglesi. L’informazione si concentra ormai sul sospetto tedesco di 43 anni identificato dalla stampa britannica con il suo nome completo. Gli inquirenti inglesi hanno ricevuto circa 400 elementi nel corso degli ultimi giorni. Considerano ancora la vicenda come un caso di scomparsa. Le autorità tedesche ritengono invece che Maddie sia morta.

In occasione del decimo anniversario della scomparsa di Maddie, i suoi genitori hanno rilasciato un’intervista alla BBC. Kate McCann ha rivelato di continuare ad acquistare regali a sua figlia per il suo compleanno e per Natale. «Devo ovviamente riflettere sull’età che ha e su qualcosa che possa essere ancora appropriato per lei quando la ritroveremo. C’è dunque molta riflessione.» Il giorno del compleanno di Maddie e quello della sua scomparsa sono «ancora i momenti più difficili» da sopportare, ha affermato Gerry McCann. Le due date cadono entrambe a maggio. Maddie avrebbe 17 anni oggi, se fosse ancora in vita.

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