Consiglio Onu Libia: Guterres chiede ritiro mercenari e truppe straniere

SDA

24.3.2021 - 21:53

L'Onu chiede il ritiro dei mercenari e truppe straniere dalla Libia (nella foto d'archivio il segretario generale Antonio Guterres)
L'Onu chiede il ritiro dei mercenari e truppe straniere dalla Libia (nella foto d'archivio il segretario generale Antonio Guterres)
Keystone

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, «resta profondamente preoccupato per le notizie di una persistente presenza di elementi stranieri a Sirte e nella Libia centrale», e ha chiesto nuovamente il ritiro di mercenari e truppe straniere dal paese.

In un rapporto presentato al Consiglio di Sicurezza e citato durante una riunione virtuale sul paese nordafricano, si è rilevata una lieve riduzione di alcuni mercenari, ma «non è stata segnalata alcuna riduzione delle forze straniere o delle loro attività nella Libia centrale».

L'Onu ha stimato che a dicembre fossero circa 20 mila i mercenari e i soldati stranieri attivi nel paese. «Il loro ritiro servirà molto per ricostruire l'unità e la sovranità della Libia e sanare le profonde ferite causate da molti anni di conflitti interni e interferenze straniere», ha aggiunto l'inviato Onu nel paese, Jan Kubis.

Mentre Guterres ha «ribadito l'invito a tutti gli attori nazionali, regionali e internazionali a rispettare le disposizioni dell'accordo di cessate il fuoco, al fine di assicurarne la piena attuazione senza indugio. Ciò include il pieno e incondizionato rispetto per l'embargo delle Nazioni Unite sulle armi».

Nel corso della riunioni virtuale, diversi altri membri del Consiglio di Sicurezza, tra cui Gran Bretagna, Messico, Kenya, Niger e Francia, hanno chiesto il «ritiro completo e irreversibile» dei mercenari, compresi quelli della società di sicurezza privata russa Wagner.

Le forze straniere sarebbero dovute partire entro tre mesi dalla conclusione dell'accordo di cessate il fuoco del 23 ottobre, ma come ha sottolineato l'ambasciatore francese Nicolas de Rivière, siamo a «oltre 150 giorni».