IL CAIRO
"Circa 4'000 migranti" che venivano tenuti in "numerosi centri di detenzione informali" a Sabrata sono stati "trasferiti in un hangar della zona di Dahman" della stessa città costiera libica situata circa 80 km a ovest di Tripoli.
È quanto comunicato oggi dall'Unsmil, la missione dell'Onu di supporto in Libia.
Il trasferimento è avvenuto in seguito alle settimane di scontri fra milizie verificatisi a Sabrata, "il principale punto di partenza di imbarcazioni di migranti" che cercano di raggiungere l'Europa, sottolinea il comunicato.
L'Organizzazione internazionale per le migrazioni delle Nazioni unite (Oim), "sta fornendo assistenza d'emergenza". L'annuncio dell'Unsmil fa implicito riferimento a quanto sostenuto da una delle milizie vincitrici degli scontri - "Sala operativa per la lotta all'Isis" - la quale ieri aveva segnalato che migliaia migranti (appunto oltre 4'000) erano rimasti intrappolati a Sabrata e aveva denunciato che le milizie sconfitte li stavano ammassando per metterli su barconi diretti in Europa.
"Le autorità libiche hanno informato che i migranti nell'hangar di Sabrata saranno trasferiti a centri di detenzione di Tripoli", riferisce il comunicato dell'Unsmil. "Già circa 2'000 migranti stanno per essere trasferiti dal Dipartimento contro l'immigrazione illegale (Dcim)", aggiunge la nota riferendosi al "Direttorato libico per la lotta alla migrazione illegale".
"L'Oim è già presente in questi centri per proseguire l'assistenza" quando i migranti vi arriveranno, scrive ancora il comunicato. Visto l'afflusso nell'hangar, "che quasi non ha servizi, c'è un urgente bisogno di assistenza di base, tra cui cibo, acqua, generi di prima necessità e assistenza medica".
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