Tra le macerie della gigantesca esplosione che ha fatto crollare un edificio di quattro piani a Marsiglia, sono stati trovati sei corpi. Ancora due i dispersi.
«Questa notte la pena e il dolore sono grandi», ha reagito in un comunicato il sindaco di Marsiglia, Benoît Payan, sul luogo fin dall'inizio per coordinare le operazioni.
Il luogo di un'esplosione che ha provocato il crollo di almeno un edificio nel centro di Marsiglia.
Del condominio sono rimaste solo le macerie.
Diverse persone sono rimaste ferite e alcune disperse.
All'opera per i soccorsi un centinaio di uomini.
Il condominio di quattro piani è crollato in piena notte.
La causa dello scoppio è ancora sconosciuta, ma si sospetta la fuga di gas.
Condominio crollato a Marsiglia
Tra le macerie della gigantesca esplosione che ha fatto crollare un edificio di quattro piani a Marsiglia, sono stati trovati sei corpi. Ancora due i dispersi.
«Questa notte la pena e il dolore sono grandi», ha reagito in un comunicato il sindaco di Marsiglia, Benoît Payan, sul luogo fin dall'inizio per coordinare le operazioni.
Il luogo di un'esplosione che ha provocato il crollo di almeno un edificio nel centro di Marsiglia.
Del condominio sono rimaste solo le macerie.
Diverse persone sono rimaste ferite e alcune disperse.
All'opera per i soccorsi un centinaio di uomini.
Il condominio di quattro piani è crollato in piena notte.
La causa dello scoppio è ancora sconosciuta, ma si sospetta la fuga di gas.
Marsiglia si interroga all'indomani della gigantesca esplosione avvenuta in un condominio in pieno centro, che ha causato il crollo di un edificio di quattro piani, con un bilancio ancora provvisorio di sei morti, altrettanti feriti e dei dispersi.
La città scioccata dal dramma vuole sapere cosa abbia causato quella tragedia, che ha lasciato dei segni indelebili sul volto di questa città del sud della Francia, segnata nelle ultime settimane dal proliferare di sparatorie legate al traffico di stupefacenti che sono costate la vita a diversi giovani dei quartieri popolari.
L'indagine prosegue a 360 gradi per identificare le cause, con le autorità che sospettano l'ipotesi di una fuga di gas per il crollo al 17 di rue de Tivoli, in una zona residenziale, a ridosso di strade con caffè e ristoranti molto animati.
I vigili del fuoco continuano la loro «battaglia contro il tempo», anche se la speranza di trovare dei sopravvissuti diminuisce con il passare delle ore. L'unica buona notizia giunta in queste ore è che una delle persone ritenute dispersa «si è fatta viva ai suoi parenti».
«C'è ancora speranza e noi non ci fermeremo»
Un centinaio di soccorritori, aiutati da cani, droni e sonde termiche lavorano senza sosta, in condizioni difficili, con il fuoco che cova ancora sotto le macerie. «L'incendio non si è sviluppato in tutte le aree e c'è speranza che ci siano persone ancora vive», ha ipotizzato il comandante dei vigili del fuoco di Marsiglia, il vice ammiraglio Lionel Mathieu.
«C'è ancora speranza e noi non ci fermeremo», ha aggiunto il sindaco Benoît Payan. In totale, quasi 200 persone, famiglie comprese, sono state evacuate in via precauzionale da una trentina di edifici circostanti al palazzo crollato.
Gli studenti della scuola elementare Franklin-Roosevelt, che si trova proprio in rue de Tivoli, non troveranno le loro classi abituali, in quanto l'edificio è stato requisito dai vigili del fuoco per installare il loro posto di comando. Molte associazioni di genitori di studenti del quartiere e alcuni residenti si sono mobilitati per offrire alloggio, vestiti e assistenza psicologica alle persone evacuate.
Anche se il dramma di domenica ha risvegliato le immagini di un precedente crollo – otto morti -, di due edifici, avvenuto nel novembre del 2018 in un altro quartiere del centro di Marsiglia, la situazione questa volta appare molto diversa: a rue de Tivoli, «non ci sono affatto edifici fatiscenti», hanno sottolineato sindaco, procuratore e prefetto.