Brexit May resta premier e rimpasta il governo

ATS

23.5.2019 - 14:53

Theresa May «sarà ancora primo ministro per ricevere» il presidente degli Stati Uniti Donald Trump – atteso in visita di Stato nel Regno Unito dal 3 al 5 giugno – «ed è giusto che sia così».

Lo ha detto giovedì il ministro degli Esteri, Jeremy Hunt, a margine di una conferenza sulla cyber-sicurezza a Londra.

Giovedì la premier ha dato vita a un mini-rimpasto di governo dopo la ribellione scatenata mercoledì contro di lei sulla Brexit in casa Tory e le dimissioni da Leader of the House (ruolo che equivale a quello di un super ministro dei Rapporti con il Parlamento) da parte di Andrea Leadsom.

La brexiteer Leadsom, potenziale candidata a succedere alla premier alla guida del governo e del partito, è stata sostituta dal moderato Mel Stride, figura di minor visibilità e finora viceministro del Tesoro.

Dibattito rinviato oltre il 3 giugno?

Intanto, calendario rinviato e data sospesa per la presentazione delle legge di attuazione della Brexit illustrata mercoledì ai Comuni da Theresa May con proposte di compromesso già naufragate di fronte all'ostilità sia delle opposizioni sia di buona parte della maggioranza. Lo ha annunciato il governo a Westminster, lasciando aperta la porta a un rinvio del dibattito oltre la scadenza della settimana del 3 giugno finora indicata dalla premier Tory.

Downing Street da parte sua fa sapere che la May continua a «consultarsi con i ministri» e che sta rimettendo mano al testo. Un annuncio interpretato dai media come il segnale di un estremo tentativo di resistenza ulteriore alle richieste di dimissioni che continuano a salire dall'interno del Partito Conservatore e dello stesso governo.

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