Guerra in Ucraina Incrociatore russo colpito da missili ucraini Neptune

SDA

14.4.2022 - 08:26

Un'immagine satellitare di qualche giorno fa dell'incrociatore russo colpito dagli ucraini.
Un'immagine satellitare di qualche giorno fa dell'incrociatore russo colpito dagli ucraini.
Keystone

Missili ucraini Neptune hanno colpito l'incrociatore Moskva (Mosca) della flotta russa nel Mar Nero. La nave da guerra sarebbe stata abbandonata o affondata, riporta questa mattina la Cnn confermando le incertezze sulla sua sorte.

Secondo Mosca invece, la nave è stata «seriamente danneggiata» per l'esplosione delle munizioni che trasportava, in seguito a un incendio sviluppatosi a bordo. L'equipaggio – secondo alcune fonti di 510 membri – è stato evacuato.

Il Ministero della Difesa russo non ha reso note le cause dell'incendio che avrebbe causato l'esplosione delle munizioni, ma il governatore della regione di Odessa, colonnello Maksym Marchenko, ha confermato attraverso il suo canale ufficiale Telegram che la nave è stata colpita da missili ucraini Neptune ed è in fiamme al largo di Odessa.

Sempre secondo Marchenko, la nave si trovava nelle acque territoriali ucraine davanti all'Isola dei Serpenti quando è stata colpita da due missili sparati dalla regione di Odessa.

Un «durissimo colpo» per i militari russi

La perdita dell'incrociatore rappresenta un «durissimo colpo» per i militari russi, già in difficoltà contro la resistenza ucraina nel 50esimo giorno dell'invasione, commenta la Cnn. Le agenzie di stampa russe riportano che l'incrociatore aveva a bordo 16 missili da crociera anti nave Vulkan, che hanno una gittata di almeno 700 km.

L'incrociatore colpito è lo stesso che il 24 febbraio dette l'ultimatum per la resa ai 13 marinai ucraini sull'Isola dei Serpenti con le parole, gridate attraverso un megafono: «Questa è una nave militare russa, arrendetevi e deponete le armi, altrimenti apriremo il fuoco». I militari risposero: «Nave da guerra russa, vai a farti fottere». L'audio divenne virale sui social e fece il giro del mondo.

I marinai in un primo momento vennero creduti morti. Furono fatti invece prigionieri e liberati, il 25 marzo, nel primo scambio di prigionieri concordato con Mosca dall'inizio della guerra. La conferma che si tratta della stessa nave è arrivata da Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.