Presidenziali russe Mosca: «Errori clamorosi negli elenchi del candidato anti-guerra Boris Nadezhdin»

SDA

2.2.2024 - 14:24

Boris Nadezhdin afferma di avere raccolto il doppio delle firme necessarie per candidarsi.
Boris Nadezhdin afferma di avere raccolto il doppio delle firme necessarie per candidarsi.
Keystone

Il vicepresidente della Commissione elettorale russa, Nikolai Bulaev, ha dichiarato che sono stati riscontrati «errori sorprendenti» nell'elenco di firme presentate per la candidatura alle presidenziali di Boris Nadezhdin, politico contrario alla guerra in Ucraina.

Bulaev ha affermato che nell'elenco ci sarebbero le firme di «decine di persone decedute». Lo riporta la testata online Meduza, a cui nei giorni scorsi una fonte vicina al Cremlino aveva detto di escludere che Nadezhdin sarebbe stato ammesso alle presidenziali vista la sua contrarietà all'invasione dell'Ucraina.

«Stiamo vedendo decine di firme di persone decedute, il che solleva interrogativi sulle norme etiche seguite da coloro che hanno raccolto le firme», ha detto Bulaev, che secondo il Moscow Times ha anche usato l'espressione «anime morte» in quello che pare un riferimento all'omonima opera di Nikolaj Gogol.

Bulaev poi ha puntato il dito anche contro Nadezhdin affermando che, «in una certa misura, il candidato è direttamente coinvolto in questo».

Il rappresentante della Commissione elettorale ha però precisato che la verifica delle firme a favore dell'aspirante candidato contrario alla guerra non è ancora terminata.

Raccolte oltre 100.000 firme

Essendo stato nominato come candidato da un piccolo partito non rappresentato alla Duma, 'Iniziativa Civica', Nadezhdin ha dovuto presentare alla Commissione elettorale 100'0000 firme a sostegno della sua candidatura, con non più di 2500 da ogni singola regione.

Il politico il 31 gennaio ha detto di averne consegnate 105'000, il massimo che la commissione può accettare, ma di averne raccolte molte di più, cioè già oltre 200'000 il 26 gennaio.

Nelle scorse settimane alcuni media riferivano di tante persone che, sfidando il freddo, stavano in coda davanti agli uffici elettorali di Nadezhdin a Mosca, San Pietroburgo e altre grandi città per firmare a sostegno della sua candidatura.