RussiaNavalny: Borrell, autorità russe spietate, china pericolosa
SDA
9.2.2021 - 16:54
«Il governo russo sta percorrendo una china autoritaria pericolosa». Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo.
«Si restringe lo spazio per la società civile e per le libertà di espressione – ha affermato – e sembra non esserci spazio per lo sviluppo di alternative democratiche. Le autorità russe nel caso Navalny hanno dimostrato come siano spietate nell'affrontare casi di questo tipo.»
«La Russia non ha soddisfatto le aspettative di trasformarsi in una democrazia moderna. Anzi, c'è una profonda delusione ed una crescente sfiducia tra l'Ue e la Russia, e molti dei tradizionali pilastri delle relazioni tra l'Ue e la Russia stanno venendo meno», ha sostenuto ancora Borrell nel suo intervento per aggiornare sul viaggio in Russia e sul caso dell'oppositore Alexei Navalny.
«Alla riunione dei ministri degli esteri dell'Ue del 22 febbraio daremo un orientamento sulla strada da seguire e starà agli Stati membri decidere i passi da fare, ma sì, questo potrebbe includere le sanzioni. Farò proposte concrete», ha ancora affermato l'Alto rappresentante.
Intanto sono 81 gli europarlamentari di diversi schieramenti politici che hanno sottoscritto la lettera dell'europarlamentare del Ppe Riho Terras in cui si chiede alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen di «intervenire qualora Borrell non si dimetta di propria iniziativa», a seguito del recente viaggio in Russia. Stando a quanto si apprende a Bruxelles, la Lettera è stata spedita a Palazzo Berlaymont ieri notte.
«Siamo estremamente preoccupati per gli sviluppi umilianti della visita di Borrell a Mosca che ha gravemente danneggiato la reputazione dell'Unione europea», si legge nella lettera dove si sottolinea inoltre che lo spagnolo si è recato a Mosca «di sua propria iniziativa» malgrado «i crimini commessi da Putin contro gli oppositori politici».
La missiva prosegue affermando che «invece di condannare fermamente l'arresto di Navalny e visitarlo in prigione, Borrell ha falsamente affermato che non si è parlato di sanzioni dell'Ue a causa della prigionia di Navalny» ma «questa affermazione non era corretta, poiché diversi Stati membri, ai massimi livelli, hanno chiesto sanzioni».