Russia L'oppositore Navalny «forzato a sentire canzoni pro-Putin alle 5»

SDA

22.1.2024 - 21:45

Il dissidente russo Alexey Navalny. (foto d'archivio)
Il dissidente russo Alexey Navalny. (foto d'archivio)
Keystone

Il dissidente russo Alexey Navalny, nel suo nuovo carcere in una remota località artica, in piena notte è obbligato ad ascoltare l'inno russo e canzoni di un popolare cantante nazionalista filo-putiniano.

Keystone-SDA

Lo scrive lo stesso Navalny, citato da alcuni media, fra cui Sky News. Il 47enne ex avvocato, sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento e poi condannato a restare in carcere finché non avrà 74 anni per corruzione ed estremismo – condanne ritenute pretestuose e strumentali per far fuori il principale oppositore di Vladimir Putin – si trova da alcune settimane in cella a Yamal, in una remota regione artica russa a 40 chilometri a nord del circolo polare, sottoposto a un regime carcerario durissimo.

Il nuovo supplizio denunciato da Navalny consiste nell'essere sottratto, lui e gli altri detenuti, prestissimo la mattina al sonno e obbligato ad ascoltare «Io sono russo» del popolare cantante Shaman, 32 anni, al secolo Yaroslav Dronov, autore di testi ultrapatriottici che esaltano la guerra.

Un filone canoro sfruttato in questi ultimi tempi da Putin che punta ad una nuova facile rielezione al Cremlino in marzo. Lo scorso novembre Shaman fece parlare di sé anche per aver premuto dal vivo durante un concerto un pulsante rosso a simulare l'ordine di lancio dei missili nucleari.

«Il cantante Shaman è diventato famoso quando io ero già in carcere, quindi non avrei potuto né vederlo né ascoltare la sua musica. Ma sapevo che era diventato il più importante cantante di Putin e che la sua canzone più famosa è "Io sono un russo". Ovviamente ero curioso di ascoltarla, ma dove potevo ascoltarla? Poi mi hanno portato a Yamal. E qui alle 5 in punto di mattina sentiamo il comando «alzatevi!», seguito dall'inno nazionale russo, dopo il quale viene suonata la seconda canzone più importante del Paese: "Io sono russo" di Shaman».