«Incriminare il presidente non era un'opzione legale che il procuratore speciale poteva considerare in base alle linee guida del Dipartimento di giustizia», secondo cui «un presidente in carica non può essere incriminato».
Lo ha detto il procuratore speciale del Russiagate, Robert Mueller, nella sua prima dichiarazione pubblica dopo la chiusura delle indagini del suo rapporto.
«Se fossimo stati convinti che il presidente non abbia commesso un reato lo avremmo detto», ha detto Mueller.
Indagini senza sicurezze
Il procuratore speciale del Russiagate, in linea con le conclusioni del rapporto, ha quindi spiegato che «non siamo riusciti a determinare se il presidente Trump abbia commesso reati», come quello di ostruzione della giustizia.
Mueller ha aggiunto che non è appropriato per lui testimoniare davanti al Congresso e che se lo farà non fornirà informazioni che non siano nel rapporto.
«Ci sono stati sforzi multipli e sistematici di interferire nelle nostre elezioni» e queste interferenze «meritano l'attenzione di tutti gli americani», ha inoltre dichiarato sul ruolo dei russi nelle presidenziali statunitensi.
Il tweet di Trump: «Il caso è chiuso!»
«Niente cambia dal rapporto Mueller. Ci sono state prove insufficienti e perciò, nel nostro Paese, una persona è innocente. Il caso è chiuso! Grazie»: è il tweet di Donald Trump dopo la dichiarazione in diretta tv del procuratore speciale Robert Mueller.
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