Late night USA «Non si discute con i bambini»

Di Philipp Dahm

2.10.2020

Il duello televisivo ha fatto innervosire molto Trevor Noah (a destra).
Il duello televisivo ha fatto innervosire molto Trevor Noah (a destra).
Screenshot: YouTube

Chi ha vinto il primo duello televisivo tra i candidati alla presidenza degli Stati Uniti? Le star dei late-night show sono unanimi: il grande perdente è l’elettorato degli Stati Uniti.

Il primo dibattito televisivo tra Donald Trump e Joe Biden era atteso con impazienza – ma ha lasciato per lo più una sensazione di stordimento.

La stampa, e non solo, boccia i politici statunitensi: «Chi perde di più in questo primo dibattito presidenziale sono gli Stati Uniti», è per esempio l’analisi del «The Times». «In realtà questo dibattito non ha avuto molto senso. Era un diverbio tempestoso e a tratti incomprensibile tra due settantenni arrabbiati che si odiano apertamente.»

E gli appassionati dei late-night show giungono alla stessa conclusione. Nel suo monologo al «Tonight Show», Jimmy Fallon parla di «caos», mentre il «Jimmy Kimmel Live!» parla addirittura «del peggior dibattito di tutti i tempi».

«The Daily Show» ne dà il riassunto più significativo. Nello stile che caratterizza i due candidati, Trevor Noah urla in faccia agli spettatori: «Yoooo! Cosa? Cos’era??? […] Se vi siete persi lo scontro, vi faccio un breve riassunto di come è andato.»

Cercasi arbitro di arti marziali

Quello che segue non è uno spezzone televisivo ma uno sketch da solista di Trevor Noah che sbraita come Donald Trump a sinistra dello schermo, mentre sulla destra, tenta inutilmente di fare una domanda di fronte alla quale il suo doppio continua a urlare. «Davvero interessante», chiosa alla fine dell’esibizione.

Trevor Noah imita uno dei due candidati.
Trevor Noah imita uno dei due candidati.
Screenshot: YouTube

Il telespettatore può così farsi già un’idea: sul palco c’era di tutto, e non solo argomentazioni. Ma quello che distingue il presentatore trentaseienne dai due politici è che Trevor Noah non si limita a demolire ma propone anche delle soluzioni. «Innazitutto, amici miei, abbiamo bisogno di nuove regole per i dibattiti!»

Il conduttore di origine sudafricana ringrazia Chris Wallace, moderatore dello scontro televisivo, non senza aggiungere: «Non serve un moderatore per queste cose, ci vuole un arbitro di arti marziali. […] Trump non taceva un attimo. In questo preciso momento, è ancora nella sua camera e sta accusando la corrotta Hillary [Clinton] di aver truccato le elezioni che lui ha vinto.»

«Non si discute con i bambini»

Chris Wallace era sempre sul punto di dire a Donald Trump di smetterla, continua Trevor Noah. «Ascoltate, moderatori, dovete trovare il modo di gestire [Donald] Trump durante i dibattiti – perché così non va bene per la nazione.» Non basta chiedere in continuazione al presidente di controllarsi. Non funziona neanche con i bambini: «Per favore, posa quei fiammiferi.» E la casa andrà a fuoco, spiega.

Il moderatore del duello Chris Wallace: coraggioso ma i suoi sforzi sono stati inutili.
Il moderatore del duello Chris Wallace: coraggioso ma i suoi sforzi sono stati inutili.
Screenshot: YouTube

Secondo Trevor Noah, Melania Trump dimostra di sapere come fare: mostra un breve estratto in cui Donald Trump vuole prendere per mano la moglie ma lei lo allontana con un colpo deciso. «Non si discute con i bambini», ripete, chiaramente irritato. «Ve lo dico io, le cose devono cambiare. Fate qualcosa, qualsiasi cosa!»

Ad esempio, si può vaporizzare dell’acqua su chi interrompe il discorso dell’avversario. «O, meglio ancora, dare 100 dollari a [Donald] Trump ogni volta che lascia finire una frase a [Joe] Biden. I soldi rappresentano una grande motivazione per lui, e ora che conosciamo la sua dichiarazione dei redditi, sappiamo che ne ha bisogno.»

«Non ho mai aspettato la pubblicità con tanta impazienza»

Coloro che hanno ideato questo duello dovrebbero essere licenziati, secondo Trevor Noah. «Perché mai nella mia vita avevo aspettato la pubblicità con tanta impazienza. Non potrò mai più sopportare 90 minuti di questo schifo. È stato terribile.» In realtà, aggiunge, dovrebbero fare una pausa ogni cinque minuti per mandare in onda spot di antidepressivi. «O di farmaci che abbiano come effetto collaterale quello di far dimenticare i quattro anni precedenti.»

Il presentatore, svizzero da parte di padre, sottolinea un altro difetto del programma. «Questi dibattiti hanno bisogno di una verifica dei fatti, altrimenti la gente può salire sul palco e dire quello che vuole, senza che ci sia la minima conseguenza.» Si trovano già abbastanza bugie sui social e sui media di parte, almeno nei confronti televisivi, i cittadini dovrebbero avere il diritto di sentire la verità, afferma Trevor Noah.

Nel riquadro sulla sinistra dello schermo Melania Trump respinge la mano di suo marito.
Nel riquadro sulla sinistra dello schermo Melania Trump respinge la mano di suo marito.
Screenshot: YouTube

È come se, durante una finale, fossero le squadre stesse a decidere cos’è fallo. «Ci vuole un arbitro in campo, amici!» in realtà, sostiene, sarebbe meglio lasciare Joe Biden e Donald Trump battersi invece che dibattere – dato che la maggioranza degli elettori ha comunque già scelto il candidato.

Un diavoletto sulla spalla

«Non ci sono elettori indecisi. Ci sono solo persone troppo in imbarazzo all’idea di dire per chi voteranno. Quindi, almeno, facciamo divertire gli Stati Uniti lasciando che si battano, e il vincitore avrà diritto a una protesi d’anca gratis.»

Cosa resta del duello, second Trevor Noah, sul piano dei contenuti? «Non saprei. […] Sembrava che la radio fosse bloccata tra due stazioni.» Secondo lui, le interruzioni di [Donald] Trump erano insopportabili. «È come se ci fosse un diavoletto sulla spalla che non cerca di convincerci di qualcosa ma solo di confonderci.»

Per quanto riguarda Donald Trump, Trevor Noah è rimasto sbalordito nel vedere come il suo cervello sia andato in tilt nel momento il cui doveva prendere le distanze dai razzisti. Il presidente si è sentito chiedere se prenderebbe le distanze dai Proud Boys, un gruppo fascista. Donald Trump ha risposto: «Proud Boys, fate un passo indietro e tenetevi pronti.» Noah è giunto a una conclusione in vista del prossimo dibattito: farà un passo indietro dal suo televisore e si terrà pronto con una bottiglia di vino.

Late-night show

50 Stati, 330 milioni di abitanti e ancor più opinioni: come «capire gli USA»? Per avere una visione complessiva senza sbagliarsi serve un faro. Le star dei late show offrono probabilmente l'aiuto migliore nella navigazione. Sono dei perfetti piloti che esplorano implacabilmente i fondali del Paese e della gente e servono al nostro autore, Philipp Dahm, come bussole che indicano il tono dell'umore e lo stato d'animo degli statunitensi.

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