OmicronOmicron: Francia, «Gennaio difficile negli ospedali»
SDA
3.1.2022 - 09:48
Il mese di gennaio sarà «difficile negli ospedali francesi» per l'epidemia di Covid-19 e le «altre patologie».
03.01.2022, 09:48
03.01.2022, 09:56
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Lo ha detto questa mattina ai microfoni di France Inter il ministro della Salute francese, Olivier Véran, che per il momento non ravvisa «rallentamenti» nell'ondata della variante Omicron.
«Il rischio che corriamo – ha detto – è quello di una saturazione degli ospedali, dei letti per i ricoveri tradizionali. Omicron è meno pericolosa» e «provoca meno aggravamenti respiratori acuti, la necessità di letti di rianimazione è meno importante rispetto alle varianti precedenti», ma può provocare «necessità di ossigeno per 3, 4 giorni e ci aspettiamo quindi un afflusso di malati nei letti per i ricoveri» destinati alle altre malattie.
«L'influenza – ha aggiunto Véran – è cominciata, ci sono le gastroenteriti. Le altre patologie, le altre persone che hanno malattie croniche hanno bisogno di essere curate. Su 400'000 letti di medicina che ci sono oggi nei nostri ospedali, 20'000 sono già occupati da pazienti Covid ancora prima dell'impatto dell'ondata Omicron. Avremo un mese di gennaio difficile negli ospedali, il personale è al lavoro e non ha preso neppure vacanze».
Véran ha ribadito che Omicron «è forse, ripeto forse, siamo sempre nel 'forse', l'ultima ondata» della pandemia. Visto il tasso di contagi nel nostro Paese e altrove nel pianeta, è probabile che abbiamo acquisito una forma di immunità, o attraverso la vaccinazione, o tramite l'infezione, o grazie a entrambe».