Epidemia Parte oggi ultima fase test vaccino russo

ATS

12.8.2020 - 14:07

Il vaccino, che verrà prodotto dalla società Binnopharm, consiste di due dosi date a distanza di 21 giorni l'una dall'altra.
Il vaccino, che verrà prodotto dalla società Binnopharm, consiste di due dosi date a distanza di 21 giorni l'una dall'altra.
Source: Keystone/EPA AFC SISTEMA/ANDREY RUDAKOV HANDOUT

La fase 3 di sperimentazione del vaccino russo anti-Covid su un numero più vasto di volontari dovrebbe partire oggi: saranno coinvolte 2000 persone tra Russia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Brasile e Messico.

La produzione di massa dovrebbe iniziare a settembre, riporta il sito della rivista «Science», citando il sito russo dedicato al vaccino. Secondo il certificato di registrazione, esso sarà dato su larga scala non prima del 1. gennaio 2021, presumibilmente dopo il completamento della sperimentazione.

Come riporta «Science», secondo il ministro della salute russo Mikhail Murashko il vaccino ha mostrato «grande efficacia e sicurezza», e dovrebbe «dare un'immunità contro il virus SarsCov2 di 2 anni». A produrlo sarà l'azienda Binnopharm di Zelenograd, con 1,5 milioni di dosi l'anno.

Il vaccino consiste di due dosi date a distanza di 21 giorni l'una dall'altra e sfrutta un adenovirus, uno dei virus che causa il raffreddore, modificato per trasportare il gene della proteina Spike, quella che permette al coronavirus di entrare nelle cellule umane.

In Russia il processo di certificazione è simile a quello d'emergenza della Food and Drug Administration americana, che però ha un comitato consultivo indipendente. Inoltre, come rileva Alexey Chumakov, ricercatore dell'omonimo istituto di Mosca (chiamato così in omaggio al padre virologo), «il ministro della salute non cerca i suggerimenti della comunità scientifica come l'Fda».

Il vaccino potrebbe avere anche buoni risultati e funzionare, secondo l'esperto, «ma penso che abbia il 20% di possibilità di far peggiorare le cose» e i processi regolatori in Russia «sono facilmente modificati».

È molto «facile fare un vaccino – conclude Chumakov – ma molto difficile testarlo adeguatamente e dimostrare che funziona. Questa è davvero una scommessa e non so come si possa deciderla in anticipo».

Tornare alla home page