PerùNuovi guai in Parlamento per il presidente Castillo
SDA
12.4.2022 - 09:33
Nuovi problemi in Parlamento per il presidente della Repubblica peruviano Pedro Castillo: l'accusa è di avere firmato un decreto incostituzionale. Anche secondo Human Rights Watch (HRW) vari decreti emessi da Castillo «sono misure sproporzionate».
12.04.2022, 09:33
12.04.2022, 09:50
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La nuova accusa del parlamento giunge dopo i due tentativi falliti di destituirlo per «incapacità morale permanente» e «corruzione», e nell'attesa che l'ufficio di presidenza dell'assemblea parlamentare decida la data per la discussione di un'altra mozione in cui gli si chiede di «dimettersi per totale inefficienza e irresponsabilità».
La parlamentare Patricia Cirinos, del partito Avanza País, ora ha presentato una nuova denuncia costituzionale contro Castillo, sostenendo che con la firma apposta sul decreto che introduceva un coprifuoco nell'ambito di una dichiarazione di emergenza il 5 aprile a Lima e Callao, poi sospeso prima del termine, «è venuto meno al suo dovere di rispettare lo stato di diritto e la Costituzione».
Di fronte a questo Cirinos propone al plenum del Parlamento la destituzione del capo dello Stato e la fissazione per lui di un divieto di ricoprire cariche pubbliche per dieci anni.
Intanto l'organizzazione umanitaria Human Rights Watch sostiene che vari decreti emessi dal presidente Castillo che sospendono diritti fondamentali in alcune zone del Paese «sono misure sproporzionate che aprono la porta a abusi».
Il decreto sullo stato di emergenza
Il 7 aprile 2022, indica HRW, «il presidente Castillo ha firmato un decreto sullo stato di emergenza per 30 giorni che si applica a tutta la rete stradale nazionale – oltre 27.000 chilometri – per problemi creati da uno sciopero dei lavoratori dei trasporti, che autorizza il governo a schierare le forze armate sulle vie di comunicazione stradale, sospende i diritti costituzionali alla libertà di movimento e di riunione pacifica e consente arresti arbitrari».
Questo decreto, si dice poi, segue altri tre che pure «avevano sospeso vari diritti fondamentali nella capitale, Lima, e nella vicina provincia di Callao».
Reagendo a questo stato di cose, Tamara Taraciuk Broner, direttore ad interim per le Americhe di HRW, ha dichiarato che «sospendere i diritti fondamentali delle persone e inviare truppe per affrontare uno sciopero e presunti reati è pericoloso e sproporzionato rispetto alla situazione». Per cui, ha sottolineato, «il presidente Castillo dovrebbe revocare questi decreti di emergenza».