Late Night USA Perché i repubblicani non abbandonano Trump

Di Philipp Dahm

13.11.2020

Trevor Noah tormenta il fantasma di Donald Trump. O è il contrario?
Trevor Noah tormenta il fantasma di Donald Trump. O è il contrario?
Screenshot YouTube

Donald Trump sta facendo di tutto per ostacolare il suo successore designato, Joe Biden. Secondo «The Daily Show with Trevor Noah», i repubblicani hanno buone ragioni per lasciarlo fare.

Donald Trump sta facendo tutto il possibile per evitare di dover lasciare la Casa Bianca il 20 gennaio. Nonostante le indagini sulle elezioni non possano cominciare finché i risultati non verranno ufficializzati, il presidente ancora in carica ha ordinato al procuratore generale di indagare sull'esito del voto.

Anche se non ci sono prove di frode elettorale, William Barr ha accolto la sua richiesta. Il capo del servizio incaricato di questo fascicolo all'interno del suo dipartimento ha tratto le conseguenze di questa violazione di un principio «ecchio di 49 anni»: Richard Pilger ha rassegnato le dimissioni.

Donald Trump non vuole riconoscere la sconfitta, afferma anche Trevor Noah. «Se fosse solo Trump a farsi illusioni, non avrebbe importanza. Ma molte persone sono con lui.» Dopo 24 secondi, il suo «Daily Show» fa vedere poi i soliti sospetti di Fox News e simili.

Non è divertente: il commentatore politico di Fox News Sean Hannity.
Non è divertente: il commentatore politico di Fox News Sean Hannity.
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Lou Dobbs («In molti stanno cercando di rubare l'elezione al presidente Trump»), Tucker Carlson («Il vero problema è che c'è stata una frode») e Sean Hannity («Posso dirvi con molta chiarezza […] che non si conosceranno mai i risultati reali, corretti e precisi») si schierano dietro il presidente uscente, esattamente come il papa radiofonico di destra Rush Limbaugh («Non ci posso proprio credere») o ancora Michele Bachmann («Ti prego, Signore, di distruggere l'idea falsa secondo cui Joe Biden è il nostro presidente»).

Per l'amor del cielo!

E vedendo Kenneth Copeland a partire dal minuto 1’03’’, c'è di che perdere la fede: «I media affermano che Joe Biden è il presidente», spara prima di lasciarsi andare a una risata inquietante, che sembra più sadica che sarcastica. «O quest'uomo è il diavolo, o sta facendo un provino per interpretare il prossimo Joker», dice Trevor Noah facendo riferimento al nemico di Batman, prima di aggiungere al montaggio due estratti del film che rendono tutto ancora più raccapricciante.

Una risata diabolica: il telepredicatore Kenneth Copeland  (a sinistra) e l'attore Joaquin Phoenix nel ruolo di Joker.
Una risata diabolica: il telepredicatore Kenneth Copeland (a sinistra) e l'attore Joaquin Phoenix nel ruolo di Joker.
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«Fox News» ha dichiarato Joe Biden vincitore, prima però di smentirsi attraverso i suoi commentatori. «È come un cane che vuole andare a cercare la palla ma non ha voglia di lasciarla andare», è il paragone del presentatore sudafricano, nato da padre svizzero. Tuttavia Trevor Noah non si sorprende del fatto che Lou Dobbs e Sean Hannity non abbandonino Donald Trump. La cosa più stupefacente è che non lo facciano nemmeno i repubblicani più esposti, ammette.

Ed è ciò che mostrano le immagini a partire dal minuto 2’37’’: il capo della maggioranza al Senato, Mitch McConnell, sottolinea che il presidente ha «assolutamente il diritto» di lanciare accuse e di chiedere un riconteggio. «Io sosterrò il presidente [Donald] Trump. […] Non ci faremo intimidire dai media», assicura l'influente senatore Lindsey Graham. Il segretario di Stato Mike Pompeo, da parte sua, afferma che «ci sarà un passaggio graduale verso una seconda amministrazione Trump».

Late Night USA - capire gli Stati uniti
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50 Stati, 330 milioni di abitanti e ancor più opinioni: come «capire gli USA»? Per avere una visione complessiva senza sbagliarsi serve un faro. Le star dei late show offrono probabilmente l'aiuto migliore nella navigazione. Sono dei perfetti piloti che esplorano implacabilmente i fondali del Paese e della gente e servono al nostro autore, Philipp Dahm, come bussole che indicano il tono dell'umore e lo stato d'animo degli statunitensi.

La posta in gioco

Il fatto che Bill Barr autorizzi ora un'indagine sulle elezioni non spaventa Trevor Noah. «È lo stesso Bill Barr che ha indagato su Obama [per fatti di frode elettorale] e non ha trovato nulla, con lo stesso Dipartimento di giustizia che ha indagato su Hillary [Clinton] e non ha trovato nulla. Quindi, se non volete trovare nulla, sapete a chi chiedere.»

Ma perché Mitch McConnell e Lindsey Graham appoggiano questa sfiducia verso la democrazia quando è chiaro che Joe Biden sarà il prossimo presidente? La risposta si trova nel video dal minuto 4’27’’: Lindsey Graham avrebbe ammesso che si era parlato di elezioni che si sarebbero tenute in gennaio. In Georgia, è previsto un secondo turno di voto per due seggi al Senato.

L'esito di questo voto ha un'importanza capitale per gli Stati Uniti: se i democratici si accaparrano questi due seggi, otterranno la maggioranza al Senato – e Joe Biden sarà in grado allora di governare in modo davvero efficace. Se adesso i repubblicani mettono in dubbio Donald Trump, Lindsey Graham teme le gravi conseguenze sull'esito del voto.

«È pericoloso»

«È pericoloso, avverte Trevor Noah. [Donald] Trump sbraita cavolate inventate di sana pianta che minano la fiducia nella democrazia degli Stati Uniti, ma i repubblicani riescono ad accettarlo perché questo gli permetterà di racimolare qualche seggio al Senato. […] Ne vale la pena?»

E la Casa Bianca ostacola anche il buon funzionamento della politica da un punto di vista pratico: dopo essere stato dichiarato vincitore delle elezioni, Joe Biden in teoria ha le risorse per controllare il personale e assumerne, se necessario – ma l'attuale amministrazione non sblocca i fondi. Inoltre Donald Trump nega anche al suo successore designato l'accesso ai rapporti giornalieri dei servizi segreti statunitensi sulla sicurezza del Paese.

«Con tutto lo schifo che sta avvenendo in questo momento, Joe Biden ha bisogno di ogni giorno utile [per prepararsi]», urla il presentatore, che si aspetta altri colpi bassi da parte di Donald Trump. «Scommetto che Trump si porterà via anche le pile dei telecomandi. Sostituirà la carta igienica che c'è con quella supersottile che si rompe subito con le dita. E che cambierà i numeri di telefono per le comunicazioni interne.»

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