Guerra in Ucraina Priorità di Mosca è controllo del Donbass

SDA

25.3.2022 - 16:16

Militari dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk (foto pubblicata il 16 marzo 2022 dal Ministero della difesa russo)
Militari dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk (foto pubblicata il 16 marzo 2022 dal Ministero della difesa russo)
Keystone

Mentre i negoziati tra Russia e Ucraina non fanno passi avanti, lo scontro armato miete vittime da entrambe le parti. Lo scambio di accuse va oltre i confini dei due paesi in guerra e Mosca non nasconde che l'obiettivo è di ottenere il controllo del Donbass.

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Il primo obiettivo per le forze russe in Ucraina è il controllo dell'intera regione del Donbass, nell'est del Paese, ha detto il ministero della Difesa di Mosca citato dalla Tass.

Intanto il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, ha ammesso: «non stiamo facendo progressi sulle principali questioni politiche». Le posizioni stanno invece diventando «più vicine» su questioni secondarie. E anche i russi contano i morti: sono 1.351 i soldati morti finora nell'invasione dell'Ucraina, e i feriti 3.825, secondo il ministero della Difesa di Mosca.

Le forze russe hanno creato un parziale corridoio terrestre verso la Crimea dal territorio della regione di Donetsk, riferisce il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta il Guardian. «Il nemico è riuscito in parte a creare un corridoio terrestre tra la Repubblica Autonoma di Crimea temporaneamente occupata e parte della regione di Donetsk», hanno riferito le fonti ucraine.

Attraverso il ministero della Difesa, inoltre, Mosca definisce «mercenari e terroristi» i quasi 6.600 i combattenti arrivati da 62 Paesi stranieri in Ucraina – numeri stimati dai russi – , su invito delle autorità di Kiev, per combattere contro l'invasione russa. Si tratta, afferma il ministero, citato dalla Tass, di «mercentari e terroristi».

Ma non basta. Gli attacchi di Mosca mirano anche agli Stati Uniti con l'accusa al figlio del comandante in capo. Hunter Biden – afferma un portavoce del Cremlino -, è coinvolto nella gestione di laboratori per lo sviluppo di armi biologiche in Ucraina. Rispondendo a un giornalista, la voce del Cremlino Peskov, ha annunciato che verranno chieste «spiegazioni sul possibile coinvolgimento. E non solo noi. Anche la Cina chiede chiarimenti».

Intanto sono l'India e la Cina a chiedere un cessate il fuoco immediato in Ucraina. Con la Cina che respinge «con forza» accuse «e sospetti infondati» e «ogni tentativo di esercitare coercizione e pressione» e critica la Nato «residuo della Guerra Fredda». Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin dice che «le sanzioni non aiuteranno a risolvere i problemi» e che «il dialogo» è l'unico strumento.