Nucleare Raab: «Spetta a Teheran salvare l'accordo»

ATS

14.1.2020 - 15:14

Il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab.
Il ministro degli Esteri britannico Dominic Raab.
Source: KEYSTONE/AP PA/DOMINIC LIPINSKI

La contestazione formalizzata da Francia, Germania e Gran Bretagna contro la violazione dell'accordo sul nucleare (JCPOA) attribuita all'Iran è stata fatta «in buona fede», ma è anche «un test sulla buona volontà di Teheran».

Lo ha precisato alla Camera dei Comuni il ministro degli esteri britannico, Dominic Raab, chiarendo – dopo il riferimento fatto dal premier Boris Johnson alla possibilità di una nuova intesa con Teheran che sia accettabile anche per Donald Trump – come Londra, al pari di Berlino e Parigi, resti al momento «impegnata» per il rispetto dell'accordo in vigore.

«Aderire alle regole o affondare nell'isolamento»

Raab ha tuttavia sottolineato che «tocca all'Iran salvare l'intesa, tornando a rispettare gli obblighi assunti». «Il regime può fare passi per allentare le tensioni e aderire alle regole base del diritto internazionale o affondare sempre più nell'isolamento», ha avvertito il capo del Foreign Office.

La ministra ombra laburista Emily Thornberry ha criticato invece come destabilizzante l'apertura di Johnson a ipotesi d'un nuovo «mitologico accordo Trump» sul nucleare iraniano.

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