Rapporto Senato «Trump fece pressioni per ribaltare l'esito delle ultime presidenziali»

SDA

7.10.2021 - 16:39

L'ex inquilino della Casa Bianca Donald Trump.
L'ex inquilino della Casa Bianca Donald Trump.
Keystone

I vertici del Ministero della giustizia statunitense minacciarono di dimettersi contro le pressioni di Donald Trump per ribaltare l'esito delle ultime presidenziali. L'avvocato della Casa Bianca Pat Cipollone e il suo vice fecero lo stesso.

Lo rivela un rapporto del Senato (approvato dalla maggioranza dem col dissenso dei repubblicani), che dettaglia l'estensione delle manovre dell'ex presidente per cambiare i risultati delle elezioni a suo favore, sfiorando una aperta crisi costituzionale.

Il 3 gennaio, l'allora attorney general facente funzioni Jeffrey Rosen, il suo vice Richard Donoghue e altri dirigenti dell'amministrazione si scontrarono con Trump per la sua intenzione di rimpiazzare Rosen con Jeffrey Clark, un oscuro funzionario del Dipartimento giustizia pronto a perseguire le false accuse di brogli del tycoon. Secondo la testimonianza dello stesso Rosen, Trump aprì l'incontro dicendo «una cosa che sappiamo è che tu, Rosen, non stai facendo nulla per ribaltare le elezioni».

Dopo tre ore di tese discussioni, i vertici del Ministero avvisarono che si sarebbero dimessi se il presidente avesse sostituito Rosen con Clark, una scelta che probabilmente sarebbe stata emulata da altri procuratori. Cipollone e il suo numero due minacciarono di fare lo stesso.

Il presidente e Clark volevano che il Dipartimento di giustizia mandasse ai dirigenti della Georgia una lettera ammonendo su «irregolarità» nel voto e suggerendo l'intervento del parlamento statale (a maggioranza repubblicana). Clark pensava che la lettera avrebbe dovuto essere inviata anche in altri Stati dove i fan di Trump stavano contestando i risultati. Ma Rosen e Donoghue si rifiutarono di inviare la lettera, facendo infuriare Trump.