Félix Tshisekedi è stato rieletto presidente della Repubblica Democratica del Congo con il 73,34% dei voti. Lo ha annunciato a Kinshasa la Commissione Elettorale Nazionale.
Keystone-SDA
31.12.2023, 17:01
31.12.2023, 17:12
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In un unico turno di votazioni, che si sono svolte il 20 e 21 dicembre, Tshisekedi ha preceduto l'ex governatore del Katanga Moïse Katumbi (18,08%). Altri candidati, tra cui il premio Nobel per la pace Denis Mukwege, non hanno raggiunto l'1% dei voti.
Già da giorni, quando venivano pubblicati i risultati parziali, la vittoria del 60enne Tshisekedi, al potere da gennaio 2019 e candidato per un secondo mandato quinquennale, era ormai certa. Ma per l'opposizione si è trattato di un'elezione «farsa», e nove candidati hanno chiesto ufficialmente l'annullamento. «Chiediamo al nostro popolo, non appena verrà annunciata una frode elettorale, di protestare massicciamente nelle strade», hanno aggiunto.
Il risultato di Félix Tshisekedi è «oltre ogni previsione», constata Trésor Kibangula, analista politico dell'istituto di ricerca Ebuteli. «La dinamica della sua campagna ha funzionato», ma gli alti risultati registrati in alcune regioni «sollevano interrogativi» sull'"impatto delle irregolarità» rilevate dagli osservatori.
Quasi 44 milioni di elettori, su un totale di circa 100 milioni di abitanti dell'immenso Paese centrafricano, sono stati chiamati alle urne per eleggere il proprio presidente ma anche i propri deputati nazionali e provinciali e, per la prima volta, i propri consiglieri locali. Il voto era previsto solo il 20 dicembre, ma a causa di numerosi problemi logistici, c'è stato un prolungamento, fino al 27 dicembre in alcune zone remote.
E adesso si temono tensioni, in un Paese con una storia politica turbolenta e spesso violenta, un sottosuolo molto ricco di minerali ma una popolazione prevalentemente povera. Oltre al clima politico teso, la campagna elettorale è stata avvelenata dalla situazione della sicurezza nell'est del Paese, che da due anni attraversa un picco di tensione con la recrudescenza della ribellione dell'M23, sostenuta dal vicino Ruanda.