UE Recovery fund: verso intesa ma divergenze

ATS

19.6.2020 - 15:47

Sul Recovery fund emerge un consenso ma con differenze di visione sui diversi punti, dice il presidente del Consiglio Ue Charles Michel al termine del vertice europeo.
Sul Recovery fund emerge un consenso ma con differenze di visione sui diversi punti, dice il presidente del Consiglio Ue Charles Michel al termine del vertice europeo.
Source: KEYSTONE/AP/Francisco Seco

Sul Recovery fund e il bilancio dell'UE emerge un consenso ma non dobbiamo sottostimare le differenze di visione sui diversi punti. È necessario continuare la discussione»: lo ha detto il presidente del Consiglio Ue Charles Michel al termine del vertice europeo.

«Adesso – ha aggiunto Michel – passiamo ad nuova fase di una nuova negoziazione e abbiamo l'intenzione di tenere un summit in presenza a metà luglio. Prima di questo summit metterò sul tavolo alcune proposte concrete per provare ad arrivare ad una decisione. Siamo consci che una decisione vada presa prima possibile».

Dal canto suo la cancelliera tedesca Angela Merkel ha notato che «era chiaro che non si sarebbe stata decisione, oggi c'è stato un primo scambio. Andremo avanti a metà luglio». Ha poi sottolineato che nel dibattito al Consiglio europeo sul fondo di ripresa e sul bilancio pluriennale sono state messe sul tavolo «aspetti positivi e punti critici». «La discussione si è svolta in un'atmosfera molto costruttiva», ha aggiunto.

La Germania – ha sostenuto – si è spesa perché si arrivi velocemente a un'intesa in Ue. Merkel ha citato la presidente della BCE Christine Lagarde e ha ribadito che «le implicazioni economiche della pandemia sono molto dure, siamo di fronte alla sfida più grande dalla Seconda guerra mondiale».

«Non credo che si possano versare i fondi già quest'anno», ha anche detto rispondendo a chi ha chiesto se Stati come l'Italia potranno ricevere i soldi europei prima del 2021. La cancelliera ha sottolineato che i Parlamenti devono ratificare le decisioni che si prenderanno in Europa, affermando poi che sarebbe positivo se i Paesi potessero sapere di poter contare sui fondi da gennaio.

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