Svizzera-Iraq Riapre l'Ambasciata svizzera di Baghdad

fc, ats

3.9.2024 - 12:01

Una foto aerea di Baghdad risalente ad aluni anni fa
Una foto aerea di Baghdad risalente ad aluni anni fa
Keystone

Dopo 33 anni la Svizzera ha nuovamente un'ambasciata a Baghdad. Lo annuncia oggi il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ricordando come la precedente rappresentanza fu chiusa nel 1991 a causa della prima guerra del Golfo.

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«Dopo anni di gravi conflitti interni, negli ultimi tempi la situazione legata alla sicurezza in Iraq è migliorata», scrive il DFAE in un comunicato. Il Paese è in una fase di sviluppo economico e ha sempre più spesso un ruolo importante quale mediatore.

Nel 2021 il consigliere federale Ignazio Cassis si era recato personalmente sul posto. La riapertura dell'ambasciata era stata uno dei temi centrali dell'incontro che il titolare del DFAE aveva avuto con il suo omologo iracheno. Nell'autunno dello scorso anno, le competenti commissioni delle Camere federali avevano poi dato il loro benestare.

Gli Stati che attualmente dispongono di una propria ambasciata a Baghdad sono più di 50, tra cui anche Austria, Francia, Germania, nonché Italia e, da oggi, come detto, la Svizzera.

Con la nuova rappresentanza diplomatica Berna intende «consolidare le relazioni bilaterali con l'Iraq, potenziare la collaborazione nel campo dell'economia, della sicurezza e della pace e rappresentare maggiormente gli interessi della Svizzera».

Grazie anche alle sue risorse energetiche, il paese che fu presieduto da Saddam Hussein dal 1979 al 2003, «offre interessanti possibilità di esportazione e investimento a lungo termine per le aziende svizzere».

Con l'apertura della nuova rappresentanza diplomatica, la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) potrà distaccarvi un'incaricata della migrazione. In tutto presso l'ambasciata lavoreranno tre persone, tra cui l'ambasciatore Daniel Hunn, nominato in marzo dal Consiglio federale.

La nuova rappresentanza svolgerà principalmente compiti di natura politica e diplomatica. Per quanto riguarda gli affari consolari e le richieste di visto per la Svizzera da parte di iracheni, continuerà a essere responsabile l'ambasciata svizzera di Amman, in Giordania.