Guerra La figlia fece un disegno pacifista, il padre estradato da Minsk in Russia

SDA

13.4.2023 - 08:16

La Bielorussia ha estradato il russo Alexei Moskalyo, condannato a due anni di carcere dopo che sua figlia Masha aveva fatto un disegno contro l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Lo riferisce Ovd-Info, un'organizzazione non governativa che registra le attività dell'opposizione e assiste legalmente i fermati.

Una sostenitrice posa con una foto di Masha Moskaleva su una maglietta fuori dal Tribunale di Yefremov, nella regione di Tula, Russia, il 6 aprile 2023 durante una sessione a porte chiuse con la partecipazione di Masha e della madre Olga Sitchikhina per esaminare la limitazione dei diritti genitoriali di entrambe. Nella primavera del 2022, Masha, allora 12enne, aveva fatto un disegno contro la guerra durante una lezione. Suo padre Alexei Moskalyov è stato multato per discredito all'esercito, detenuto e messo agli arresti domiciliari. È fuggito prima del verdetto. il Ministero degli Affari interni della Bielorussia ha riferito della sua detenzione a Minsk. Masha era stata affidata a una casa di accoglienza per bambini. 
Una sostenitrice posa con una foto di Masha Moskaleva su una maglietta fuori dal Tribunale di Yefremov, nella regione di Tula, Russia, il 6 aprile 2023 durante una sessione a porte chiuse con la partecipazione di Masha e della madre Olga Sitchikhina per esaminare la limitazione dei diritti genitoriali di entrambe. Nella primavera del 2022, Masha, allora 12enne, aveva fatto un disegno contro la guerra durante una lezione. Suo padre Alexei Moskalyov è stato multato per discredito all'esercito, detenuto e messo agli arresti domiciliari. È fuggito prima del verdetto. il Ministero degli Affari interni della Bielorussia ha riferito della sua detenzione a Minsk. Masha era stata affidata a una casa di accoglienza per bambini. 
KEYSTONE/EPA/MAXIM SHIPENKOV

Keystone-SDA

Moskalyov, 54enne della città di Yefremov, a sud di Mosca, era fuggito dagli arresti domiciliari alla fine di marzo, poco prima che un tribunale russo lo condannasse a due anni per aver «screditato» l'esercito russo, anche a causa dei post che l'uomo scriveva sulle reti sociali.

Per far sì che non scappasse erano stati mobilitati i servizi segreti di Russia e Bielorussia: Moskalyo è stato fermato proprio nel paese guidato da Alexander Lukashenko.

L'avvocato dell'uomo, Vladimir Biliyenko, ha detto di non poter confermare immediatamente il rapporto di Ovd-Info e di non avere alcuna informazione su dove si trovasse il suo assistito.

Dall'inizio di marzo il 54enne è separato dalla figlia di 13 anni, che gli è stata portata via e collocata in un centro di accoglienza statale, cioè in un orfanotrofio. La scorsa settimana i funzionari russi hanno detto che la ragazza era stata consegnata alla madre, da cui l'uomo si era separato.

Moskalyov rischia anche di perdere la potestà genitoriale in un processo separato: una settimana fa doveva comparire davanti ai giudici per un'udienza sull'affidamento, ma il tribunale ha dichiarato di non sapere dove fosse. Una nuova udienza è stata fissata per il 20 aprile.