USA Russiagate: Barr, nessuna caccia a streghe

ATS

15.1.2019 - 18:21

L'attorney general William Barr ha detto oggi al Senato che il procuratore speciale Robert Mueller deve completare la sua inchiesta sul Russiagate.
L'attorney general William Barr ha detto oggi al Senato che il procuratore speciale Robert Mueller deve completare la sua inchiesta sul Russiagate.
Source: KEYSTONE/EPA/SHAWN THEW

William Barr, nominato da Donald Trump come attorney general, ha detto oggi nella sua udienza di conferma al Senato che il procuratore speciale Robert Mueller deve completare la sua inchiesta sul Russiagate e non sarà una caccia alle streghe.

William Barr ha anche detto che non consentirà ingerenze e che è "molto importante" per l'opinione pubblica essere informata sui risultati dell'indagine.

"Credo che Mueller sarà corretto verso il presidente e il paese. Non credo sia impegnato in una caccia alle streghe", ha aggiunto, respingendo le accuse di Trump a Mueller.

Barr ha anche detto di credere che i russi abbiano interferito o abbiano tentato di interferire nelle presidenziali del 2016, come ha concluso l'intelligence Usa.

Barr ha inoltre dichiarato che, se verrà confermato, esaminerà le circostanze dell'apertura dell'indagine dell'FBI - dopo il licenziamento del suo capo James Comey - per accertare se il presidente Donald Trump stesse lavorando segretamente per gli interessi russi. Barr ha aggiunto di non aver mai sentito dell'apertura di un'indagine del genere da parte dell'FBI su un presidente americano.

Barr ha pure detto che il suo predecessore Jeff Sessions "fece la cosa giusta" quando decise di ricusarsi dalle indagini sul Russiagate: una mossa che invece il tycoon non gli ha mai perdonato, inducendolo alla fine a licenziarlo.

Rispondendo poi ad una domanda Barr ha sostenuto che sarebbe un crimine per un presidente promettere una grazia ad una persona in cambio del suo impegno a non incriminarla in un'indagine.

Trump ha più volte ventilato la grazia per l'ex capo della sua campagna elettorale, Paul Manafort, già condannato in un processo scaturito dal Russiagate.

Secondo Barr, inoltre, sarebbe un "abuso di potere" per Trump intervenire in un'indagine in cui ha un interesse. Il ministro di giustizia nominato ha anche assicurato che a Trump non sarà permesso correggere o modificare il rapporto finale del procuratore speciale Robert Mueller sul Russiagate.

Barr, 68 anni, è già stato ministro della giustizia quasi 30 anni fa, dal 1991 al 1993, sotto Bush padre. Anche se verrà messo sotto torchio dai democratici, la sua conferma nelle prossime settimane appare scontata dato che i repubblicani controllano il Senato.

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