Una ventina di morti Sangue in Nigeria: a provocarlo delle donne kamikaze coi bimbi sulle spalle

SDA

30.6.2024 - 16:23

Attacchi kamikaze hanno provocato numerosi morti in Nigeria. (Immagine d'archivio).
Attacchi kamikaze hanno provocato numerosi morti in Nigeria. (Immagine d'archivio).
Keystone

Sono donne kamikaze – una delle quali portava un bambino sulla schiena – le responsabili di tre attacchi che hanno ucciso 18 persone nella città di Gwoza dello Stato di Borno, nella Nigeria nordorientale.

Keystone-SDA

Un modus operandi che fa pensare alla mano del gruppo jihadista Boko Haram, molto radicato in questa regione e noto per aver utilizzato donne per attentati suicidi in mercati, scuole, moschee, chiese e grandi assembramenti di civili. Tutto in nome di un unico obiettivo: un califfato nel nordest del Paese.

«Finora, 18 persone, tra cui bambini, uomini, donne e donne incinte, sono state uccise negli attacchi», hanno spiegato le autorità aggiungendo che 19 vittime «gravemente ferite» sono state portate nell'ospedale nella capitale regionale Maiduguri. La kamikaze che portava un bambino sulla schiena ha fatto esplodere ordigni tra gli ospiti che festeggiavano un matrimonio, ha detto all'Afp Nahum Kenneth Daso, portavoce della polizia di Borno.

«Intorno alle 15 è avvenuta la prima esplosione di una bomba a Gwoza, innescata da una donna kamikaze nel bel mezzo delle nozze», ha confermato in un rapporto Barkindo Saidu, capo dei servizi di emergenza locali. E mentre si celebravano le preghiere funebri per le vittime dell'attacco nuziale, un'altra donna kamikaze «si è fatta esplodere causando molte vittime», si legge nel rapporto. Pochi minuti dopo, nei pressi dell'ospedale generale della città, si è verificata un'esplosione «di un altro ordigno da parte di un'adolescente», ha aggiunto Saidu.

Un membro della milizia anti-jihadista che assiste l'esercito in città ha riferito che anche due dei suoi compagni e un soldato sono stati uccisi in un altro attacco suicida contro un posto di sicurezza, ma questa notizia non ha finora trovato conferma da una fonte ufficiale.

Un conflitto di lunga data

Negli ultimi tempi, gli attacchi suicidi erano diventati rari in Nigeria, con i i combattenti jihadisti che hanno scelto altre modalità di azione quali rapimenti, uccisioni, saccheggi.

Boko Haram ha conquistato Gwoza nel 2014 e lo ha dichiarato califfato dopo aver conquistato parte dello stato di Borno, ma la città è stata riconquistata dall'esercito nigeriano con l'aiuto delle forze ciadiane nel 2015. Il gruppo jihadista continua in ogni caso a lanciare attacchi dalle montagne che sovrastano la città, al confine con il Camerun, e a compiere incursioni nella zona uccidendo uomini e rapendo donne che si avventurano fuori città.

La violenza jihadista, che dura da 15 anni, ha provocato più di 40.000 morti e circa due milioni di sfollati nel nord-est del Paese.