In 10 anni di conflitto ONU: «Oltre 350'000 morti documentati in Siria»

SDA

24.9.2021 - 18:53

In dieci anni di conflitto, sono oltre 350'000 le persone uccise nel conflitto in Siria, rivela una ricerca dell'ONU. Ma il dato è "sicuramente una sottostima" del numero effettivo di persone uccise ed include solo i decessi di persone identificabili con un nome, la data e il luogo del decesso.
In dieci anni di conflitto, sono oltre 350'000 le persone uccise nel conflitto in Siria, rivela una ricerca dell'ONU. Ma il dato è "sicuramente una sottostima" del numero effettivo di persone uccise ed include solo i decessi di persone identificabili con un nome, la data e il luogo del decesso.
Keystone

In dieci anni di conflitto, sono oltre 350'000 le persone uccise nel conflitto in Siria, rivela una ricerca dell'ONU.

Ma il dato, che copre il periodo tra il marzo 2011 ed il marzo 2021, è «sicuramente una sottostima» del numero effettivo di persone uccise ed include solo i decessi di persone identificabili con un nome, la data e il luogo del decesso.

Il dato di 350'209 uccisi «è basato su un lavoro rigoroso. Ma non è e non dovrebbe essere visto come un numero completo delle uccisioni nel conflitto in Siria durante questo periodo. Indica solo un numero minimo verificabile», ha affermato oggi a Ginevra l'Alta commissaria dell'ONU per i diritti umani Michelle Bachelet.

I dati relativi a persone uccise ma con informazioni solo parziali e quindi esclusi dall'elenco, «indicano l'esistenza di un numero più ampio. Tragicamente, ci sono anche molte altre vittime che non hanno lasciato testimoni o documenti sulla loro morte e le cui storie non siamo ancora stati in grado di scoprire», ha sottolineato Bachelet.

Tra le 350'209 persone uccise più di una persona su 13 era una donna, per un totale di 26'727. Inoltre, quasi una su 13 era un bambino pari per un numero complessivo di 27'126 bambini uccisi, riferisce la ricerca dell'ONU.

Il maggior numero di uccisioni documentate è stato registrato nel Governatorato di Aleppo, (51'731), ha precisato l'Alta commissaria nel suo aggiornamento orale sulle morti legate al conflitto in Siria (2011 al 2021) presentato al Consiglio dell'ONU dei diritti umani.

Per l'ONU, la documentazione dei decessi partecipa agli sforzi per stabilire le responsabilità. È inoltre complementare a quella per rendere conto delle persone scomparse: «dato il vasto numero di persone scomparse in Siria, ribadisco il mio appello per la creazione di un meccanismo indipendente, con un forte mandato internazionale, per chiarire il destino e il luogo in cui si trovano le persone scomparse; identificare resti umani; e fornire supporto alle famiglie», ha concluso Bachelet.