ConflittiONU: «Pensavamo che la guerra in Siria fosse finita ma non è così»
SDA
14.9.2022 - 21:45
Il sanguinoso conflitto in Siria, in corso da più di undici anni e che ha finora ucciso almeno mezzo milione di persone, rischia di riaccendersi dopo l'inasprimento della tensione lungo diverse linee del fronte.
14.09.2022, 21:45
14.09.2022, 21:48
SDA
Lo afferma oggi l'ultima relazione della commissione d'inchiesta indipendente dell'Onu sulle violazioni commesse in Siria. «La Siria non può permettersi un ritorno a combattimenti su larga scala, ma questo è ciò verso cui si sta andando», ha affermato Paulo Sergio Pinheiro, presidente della commissione d'inchiesta.
«A un certo punto – ha detto Pinheiro parlando ai giornalisti a Ginevra e citato dai media siriani e libanesi – credevamo che la guerra in Siria fosse completamente finita (...) le violazioni documentate hanno dimostrato che non è così».
Violazioni dei diritti umani
La relazione di 50 pagine, presentata oggi nella città sul Lemano, afferma che nonostante il fatto che numerosi fronti di guerra, a lungo attivi, si siano in apparenza pacificati, negli ultimi sei mesi si sono registrate numerose e gravi violazioni dei diritti umani fondamentali.
In particolare, si legge nella relazione dell'Onu, l'inasprimento di combattimenti e raid aerei nel nord-est e nel nord-ovest della Siria hanno provocato la morte di decine di civili. Le popolazioni sono inoltre private in diverse aree di cibo e acqua potabile.
Secondo la commissione d'inchiesta, negli ultimi tre mesi si è inoltre registrato un aumento dei bombardamenti aerei russi nelle regioni nord-occidentali, dove da anni sono ammassati circa 4 milioni di persone, fuggite negli anni da altre zone del martoriato paese.