Numerosi feriti gravi Sparatoria all'università di Praga, i morti salgono a 15. Il killer aveva annunciato la strage?

ATS / sam

21.12.2023 - 18:15

Una sparatoria è avvenuta in un'università nel centro di Praga, nella Repubblica Ceca. Almeno 15 persone sono morte, mentre un'altra trentina è rimasta ferita, di cui nove persone in modo grave. Lo riferisce la portavoce dei servizi di pronto soccorso Jana Postova. La polizia ha confermato che l'assalitore armato è stato «eliminato». 

Keystone-SDA, ATS / sam

La polizia è intervenuta nella centrale piazza Jan Palach in seguito a una sparatoria, segnalata nella sede della Facoltà di Lettere dell'Università Carlo. Sul posto sono intervenuti tutti i servizi di emergenza, che hanno anche isolato la zona e deviato il traffico.

Secondo il sito seznam.cz, i dipendenti della Facoltà hanno ricevuto in un primo momento istruzioni di non muoversi, di chiudersi negli uffici, di barricarsi e di spegnere le luci.

Il tiratore si trovava nell'edificio principale ed era poi salito sul tetto. Secondo la TV Nova, si sarebbe anche avvertita un'esplosione. Ma in seguito all'intervento della Polizia l'uomo è stato eliminato. A quel punto la struttura della Facoltà di Lettere dell'Università Carlo è stata fatta sfollare.

È morto ucciso dalla polizia o si è suicidato?

ll «corpo senza vita» del giovane è stato trovato all'università.

L'intervento degli agenti «è sempre in corso, dopo l'evacuazione dell'edificio» dell'università, ha dichiarato ai media il capo della polizia Martin Vondrasek, secondo il quale il killer probabilmente si è suicidato sul ballatoio dell'edificio, anche se non è da escludere che sarebbe stato ucciso dai poliziotti.

«Abbiamo informazioni non confermate che lo studente 24enne si era ispirato a un evento simile accaduto in autunno in Russia», ha aggiunto Vondrasek.

Il killer, uno studente ceco 24enne, avrebbe annunciato la strage

Secondo le informazioni della polizia di Praga, il killer era uno studente di 24 anni di nazionalità ceca, David Kozak. Il giovane avrebbe spiegato, su un canale Telegram creato pochi giorni fa, che era stufo della vita, che tutti lo odiavano e che lui odiava tutti. Lo riferiscono media locali.

«Il mio nome è David. Voglio sparare a una scuola e magari uccidermi». È il testo del messaggio Telegram che il killer avrebbe diffuso. Ora la polizia sta verificando l'autenticità del post.

Il killer afferma che la sparatoria è stata ispirata da due specifici episodi in Russia. Una è stata la sparatoria in una scuola a Kazan, in Tatarstan, nel maggio 2021. L'attacco ha ucciso nove persone, tra cui sette studenti, e ha ferito più di 20 persone.

L'omicida cita poi un'altra strage a inizio dicembre, quando Alina Afanaskina, una 14enne, in una palestra di Bryansk, nella Russia occidentale, ha sparato a un compagno di classe, ferito altre cinque persone e poi si è sparata.

«Non ha ucciso abbastanza persone, cercherò di risolvere la cosa», avrebbe scritto Kozak.

Il padre del killer di Praga trovato morto stamattina

La polizia ceca ha riferito che il padre del killer è stato trovato morto stamattina. Il 24enne che ha aperto il fuoco è originario di un villaggio a una ventina di chilometri dalla capitale ceca. Lo riporta la Bbc.

E gli agenti della Boemia centrale hanno anche aggiunto che sono alla ricerca di un altro giovane, in relazione alla morte dell'uomo.

Strage non collegata al terrorismo internazionale

«Non c'è alcuna indicazione che questo crimine abbia qualche collegamento con il terrorismo internazionale». Lo ha affermato, in riferimento alla strage all'università di Praga, il ministro dell'Interno ceco Vit Rakusan intervenendo in conferenza stampa, riporta il Guardian.

Intanto il presidente ceco Petr Pavel si è detto «scioccato» dalla sparatoria: «Sono scioccato da questi eventi... Vorrei esprimere il mio profondo rammarico e le mie sincere condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime della sparatoria», ha affermato Pavel su X.

Alcuni testimoni: «Ci siamo barricati in biblioteca»

«Ci siamo chiusi in biblioteca e ci siamo nascosti sotto il tavolo. Siamo rimasti tutti zitti e abbiamo scritto alle nostre famiglie, alla polizia». È uno dei racconti sui social dei testimoni della sparatoria all'università di Praga.

Molti hanno raccontato i momenti di terrore spiegando che via mail la direzione della Facoltà di filosofia indicava agli studenti come muoversi e dove barricarsi.

«Sto bene - racconta Děda Mrázek su X -. Ero in biblioteca al momento della sparatoria, ci hanno mandato nel retro della sala computer dove non ci sono finestre. Ora si è sparsa la voce che l'uomo armato è morto. Tutti chiamiamo e rispondiamo a parenti e amici che stiamo bene».

Altri studenti raccontano che già alle due la polizia ha cominciato a perquisire l'edificio della facoltà in via Celetná. «Hanno cominciato a sgomberare un altro edificio, io ero lì, pensavamo che qualcuno avesse segnalato una bomba», racconta in forma anonima un altro studente al quotidiano ceco Hn.