Nuovo mandatoSudafrica, Ramaphosa giura: «È l'inizio di una nuova era»
SDA
19.6.2024 - 18:26
In Sudafrica il presidente eletto Cyril Ramaphosa ha giurato per il suo nuovo mandato annunciando la nascita di un governo di unità nazionale, il primo dopo 30 di dominio indiscusso dell'African National Congress (Anc), il partito anti-apartheid di Nelson Mandela.
19.06.2024, 18:26
19.06.2024, 18:33
SDA
«È l'inizio di una nuova era», ha detto Ramaphosa, rieletto per un secondo mandato ma senza la maggioranza assoluta in Parlamento dopo le elezioni legislative di fine maggio, nel suo discorso d'insediamento a Pretoria.
Con un'ora esatta di ritardo rispetto al programma della mattinata, Ramaphosa ha prestato giuramento davanti a un gran numero di capi di Stato, reali, rappresentanti del corpo diplomatico, autorità sudafricane e leader religiosi ed etnici del paese. La composizione del governo sarà annunciata nei prossimi giorni.
«Io, Matamela Cyril Ramaphosa, giuro che sarò fedele alla Repubblica del Sudafrica e che obbedirò, osserverò, sosterrò e proteggerò la Costituzione e tutte le leggi della Repubblica», ha detto il 71enne durante il giuramento davanti al Presidente della Corte Suprema Raymond Zondo. «Che Dio mi assista», ha concluso Ramaphosa.
Subito dopo il presidente ha pronunciato il discorso alla nazione specificando di essere guidato dalla «convinzione solenne che questo paese appartenga a tutti coloro che lo abitano, come scritto nel Freedom Charter di 70 anni fa».
Persa la maggioranza assoluta
Ramaphosa ha ripetutamente ricordato il risultato elettorale che ha visto il suo partito, l'Anc, perdere la maggioranza assoluta per la prima volta dalle prime elezioni democratiche del 1994, per introdurre la formazione di un governo di ampia coalizione.
«La formazione di un governo di unità nazionale è un momento di profondo significato. È l'inizio di una nuova era», ha detto. Ha poi ribadito che i sudafricani hanno scelto la democrazia e la pace e rifiutano metodi antidemocratici e anticostituzionali, riferendosi implicitamente alle minacce di possibili violenze da parte del partito dell'ex presidente Jacob Zuma, che continua a contestare il risultato elettorale e a boicottare gli appuntamenti politici.
Ramaphosa ha definito «storiche» le scorse consultazioni, affermando che gli elettori hanno espresso «inequivocabilmente delusione e disapprovazione per i settori in cui abbiamo fallito» e che è tempo che i partiti lavorino insieme al rilancio di economia e istituzioni.