DisastriSudan tra guerra e calamità, 205 vittime per le inondazioni
SDA
9.9.2024 - 07:16
Il bilancio delle vittime delle inondazioni in Sudan, dove imperversa anche una sanguinosa guerra, è salito a 205, e i decessi per colera hanno raggiunto quota 185, secondo il ministero della Salute del Paese. Lo riporta l'agenzia di stampa turca Anadolu.
09.09.2024, 07:16
09.09.2024, 07:56
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Gli ultimi dati registrano circa 268 nuovi casi di colera, tra cui 6 decessi negli stati di Kassala, Nile River e Gedarif. Il totale di casi di colera nei sette Stati colpiti sale così a 5'692, compresi i 185 decessi.
Il 12 agosto, le autorità hanno dichiarato il colera un'epidemia nel paese. Nello stesso rapporto, il ministero ha affermato che il numero di morti per inondazioni e piogge ha raggiunto quota 205, con 886 feriti.
Più di 26'000 case sono state completamente danneggiate, mentre 33'000 case sono state parzialmente danneggiate a causa di inondazioni e piogge da giugno, ha aggiunto.
In precedenza, l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) ha annunciato che più di 172'000 sudanesi sono stati sfollati a causa di inondazioni e piogge in 15 Stati su 18 da giugno.
Oltre 20'000 morti nel conflitto
Le persone uccise nel conflitto in corso in Sudan – tra l'esercito e il gruppo paramilitare Rapid Support Forces (RSF) – dall'aprile 2023 ad oggi sono oltre 20'000, stando a quanto affermato dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) Tedros Adhanom Ghebreyesus in una conferenza stampa a Port Sudan.
Ghebreyesus – ripreso da Anadolu – ha dichiarato che altri 10 milioni di persone sono state sfollate internamente oltre ai due milioni di rifugiati nei Paesi vicini. «La portata dell'emergenza è scioccante, così come l'insufficiente azione intrapresa per limitare il conflitto e rispondere alle sofferenze che sta causando», ha affermato.
Quasi la metà dei 25 milioni di abitanti del Sudan – ha aggiunto – necessita di un intervento urgente, mentre il 70% del settore sanitario del Paese non è più in grado di operare.
Il capo dell'OMS ha quindi invitato il «mondo a svegliarsi e ad aiutare il Sudan a uscire dall'incubo che sta vivendo». Ghebreyesus ha ribadito l'impegno dell'OMS nell'affrontare le urgenti questioni umanitarie e sanitarie in Sudan, tra cui insicurezza, sfollamenti di massa, inondazioni, carestie e focolai di malattie.