Guerra in Ucraina Trump corre e Macron chiama d'urgenza i leader europei e la Nato per un summit straordinario sulla pace

SDA

16.2.2025 - 21:14

Il presidente francese Emmanuel Macron accoglierà «i principali paesi europei» per discutere di «sicurezza europea».
Il presidente francese Emmanuel Macron accoglierà «i principali paesi europei» per discutere di «sicurezza europea».
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Una riunione urgente, convocata a stretto giro dopo il disastroso esito della Conferenza di Monaco, per provare a restituire voce all'Europa messa alla porta dagli USA.

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Emmanuel Macron chiama a raccolta a Parigi le potenze europee per un incontro che sarà «informale» ma cruciale per trasformare quello che finora è un passo a due russo-americano in uno schema condiviso con l'Europa sul percorso per un cessate il fuoco in Ucraina. Trovando la strategia giusta da adottare per convincere Washington che i partner europei devono contare sulla strada verso la pace.

L'Europa non vuole essere tagliata fuori

Gli Stati Uniti corrono a una velocità che l'Europa fatica a tenere: stando a Bloomberg, l'amministrazione Trump punta a una tregua entro Pasqua, mentre a Riad sta per svolgersi un incontro tra una delegazione americana e una russa. L'Ucraina non ci sarà, non è la strategia di Zelensky quella di sondare il terreno con riunioni preparatorie: il leader ucraino intende infatti sedersi al tavolo solo con Putin e con un piano messo a punto tra USA, Ucraina e UE.

Ma mentre Kiev e Bruxelles spingono per non essere tagliate fuori, quello sui negoziati per la tregua resta un dialogo Washington-Mosca.

Specie dopo che l'inviato USA Keith Kellogg ha escluso l'Europa dal tavolo e il Cremlino ha decantato le lodi del presidente americano – le cui parole «provano il suo impegno per la pace» – sottolineando che il tycoon è il benvenuto in Russia in qualunque momento, così come ogni altro leader straniero sarebbe bene accolto se decidesse di partecipare il prossimo 9 maggio alle celebrazioni a Mosca per l'80esimo «Giorno della Vittoria», anniversario russo della sconfitta del nazismo.

In questo quadro, l'Eliseo – consapevole della necessità, per gli europei, di fare «di più e meglio» per garantire la loro sicurezza – ha convocato un incontro, confermato dopo ore di incertezza, per trovare una strategia che permetta all'Europa di non restare fuori dai giochi.

Chi presenzierà al summit straordinario?

Il presidente francese Emmanuel Macron accoglierà «i principali paesi europei» per discutere di «sicurezza europea», ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot.

Parteciperanno i capi di governo di Germania, Regno Unito, Italia, Polonia, Spagna, Paesi Bassi e Danimarca, nonché il presidente del Consiglio europeo Costa, la presidente della Commissione UE Ursula Von der Leyen e il segretario della NATO Mark Rutte.

Europa aiuta l'Ucraina più degli Stati Uniti

I leader potranno partire da un punto di forza dato dai numeri: nel suo complesso, secondo un'analisi dell'Istituto Kiel, l'Europa infatti supera gli USA in termini di aiuti all'Ucraina. La prima ha stanziato 70 miliardi di euro in aiuti finanziari e umanitari e 62 miliardi di euro in aiuti militari a confronto con i 64 miliardi di euro in aiuti militari e 50 miliardi di euro in stanziamenti finanziari e umanitari dagli USA.

Ucraina nella NATO?

C'è poi il tema delle sanzioni alla Russia varate dall'UE, e quindi leva per avere voce in capitolo sulle trattative. Ma all'incontro, si discuterà anche di quali capacità di difesa l'Europa potrebbe fornire per dare all'Ucraina garanzie di sicurezza credibili, inclusa la possibilità dell'adesione automatica di Kiev alla NATO in caso di una chiara violazione del cessate il fuoco da parte della Russia.

Un'idea promossa da alcuni senatori USA e sostenuta da diversi leader europei, come il finlandese Alexander Stubb. Inoltre, il vertice potrà essere occasione di rispondere alla richiesta USA di impegnare truppe in una forza di stabilizzazione in caso di tregua, opzione che divide i leader europei ma che è sul tavolo, come ricordato da Zelensky a Monaco.

Barrot: «La pace la devono volere gli Ucraini»

Al termine di una riunione informale a Monaco con alcuni ministri degli Esteri UE, l'Alto rappresentante Kaja Kallas ha affermato che presto saranno annunciate iniziative.

Intanto, alla vigilia del vertice di Parigi, Barrot si è detto convinto che «gli europei saranno in un modo o nell'altro coinvolti nelle discussioni» per porre fine alla guerra.

«Il ruolo degli Stati Uniti è quello di convincere Putin a negoziare» e credono di «poterlo fare attraverso un mix di pressione e dialogo». Ma in ultima analisi, «solo gli ucraini possono decidere di smettere di combattere, e noi li sosterremo finché non prenderanno questa decisione».

La guerra continua

Nel frattempo, lontano dalle discussioni della diplomazia la guerra prosegue in Ucraina, a danno della popolazione: «Oggi più di centomila persone a Mykolaiv sono rimaste senza riscaldamento a causa di un attacco russo», ha riferito Zelensky. «Non è questo che fanno coloro che vogliono davvero la pace e si preparano ai negoziati».