Regno UnitoSunak prevede elezioni politiche in Gran Bretagna nella seconda metà del 2024
SDA
4.1.2024 - 15:01
Il premier britannico Rishi Sunak ha ipotizzato che le elezioni politiche nel Regno Unito si potrebbero tenere nella seconda metà dell'anno.
Keystone-SDA
04.01.2024, 15:01
04.01.2024, 15:07
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«La mia ipotesi di lavoro è che avremo le elezioni nella seconda metà di quest'anno e nel frattempo ho molte cose su cui voglio andare avanti», ha detto Sunak rispondendo alle domande dei giornalisti mentre si trova nelle East Midlands.
Intanto il primo ministro Tory intende impegnarsi in particolare sul contrasto all'immigrazione illegale, nel rilancio dell'economia e nella riduzione della pressione fiscale.
Sulla carta la legislatura in corso scade nel Regno Unito il 19 dicembre 2024 e il premier – titolare del potere di convocare le elezioni nel sistema britannico – avrebbe tempo per indirle filo al 18 gennaio 2025, dopo i 40 giorni previsti per la campagna elettorale. Tuttavia Sunak aveva già parlato nelle scorse settimane del 2024 come «dell'anno del voto».
«Ho molte cose su cui voglio andare avanti»
Interpellato oggi al riguardo, non ha escluso in effetti esplicitamente l'ipotesi di anticipare lo scrutinio a maggio, evocata dalle opposizioni laburista e liberaldemocratica in concomitanza con una tornata di elezioni locali.
Ma ha rimarcato di voler arrivare «alla seconda metà» dell'anno, quindi verosimilmente a ridosso della scadenza naturale delle legislatura, per completare il programma del suo governo Tory: «Ho molte cose su cui voglio andare avanti», ha insistito.
Sunak ha ammesso che gli ultimi mesi sono stati difficili per il Regno, citando fra le ragioni della crisi i contraccolpi di una situazione internazionale segnata dalla guerra fra Ucraina e Russia o da quella israelo-palestinese, oltre all'eredità della pandemia di Covid. Ma ha promesso ai britannici «un 2024 migliore».
Una risposta all'opposizione
Parole con le quali il 43enne primo ministro d'origini familiari indiane ha indirettamente risposto all'attacco incassato oggi stesso dal leader dell'opposizione laburista, il 61enne Keir Starmer, in una sorta di discorso di apertura dell'anno elettorale tenuto a Bristol.
Discorso in cui Starmer ha puntato il dito contro gli scandali e i fallimenti attribuiti a un Partito Conservatore lacerato, cercando di accreditare il suo Labour neomoderato come l'unica forza in grado di «ridare speranza» a una Gran Bretagna «rinnovata», dopo 14 anni di governi Tory.
Il tutto sullo sfondo di sondaggi che continuano a dare i Tories ai minimi storici e a 15-20 punti di scarto da un Partito Laburista assai poco trascinante in termini di consensi alla propria leadership attuale, e però apparentemente in grado di approfittare alle urne dei passi falsi dei rivali e della sensazione di fine del loro lungo ciclo di potere iniziato nel 2010.