Nuova Zelanda Strage di Christchurch: l'uomo voleva attaccare una terza moschea

ATS

24.8.2020 - 13:31

Brenton Tarrant in tribunale
Brenton Tarrant in tribunale
Source: KEYSTONE/EPA/JOHN KIRK-ANDERSON / POOL

Brenton Tarrant, il suprematista bianco australiano che lo scorso anno uccise 51 fedeli musulmani aprendo il fuoco in due moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, voleva attaccare una terza moschea ed incendiarla per poter fare «più vittime possibile».

Lo ha detto la procura neozelandese durante la prima delle udienze in cui si dovrà decidere la pena da infliggere al terrorista.

Tarrant è rimasto impassibile mentre i superstiti e i familiari delle vittime della strage raccontavano commossi la loro drammatica esperienza in aula. La procura ha parlato del piano stragista dell'uomo, pianificato meticolosamente, mentre per la prima volta sopravvissuti e familiari lo potevano guardare in faccia.

La follia ricostruita in aula

I presenti hanno ascoltato come Tarrant sparò su uomini, donne e bambini, ignorando le richieste di aiuto e passando con la sua auto su un cadavere mentre si muoveva da una moschea all'altra per continuare ad uccidere. Mucaud Ibrahim, tre anni, si aggrappò alla gamba del padre: Tarrant lo uccise mirando con cura, con due colpi, è stato raccontato in tribunale.

L'assassino si è dichiarato colpevole di tutti i capi di accusa. E' probabile che la pena sia l'ergastolo senza possibilità di sconti, la prima volta che una condanna del genere verrà inflitta in Nuova Zelanda.

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