Cina-Usa Telefonata Liu-Mnuchin su dossier commercio

ATS

11.12.2018 - 13:59

Il segretario al tesoro statunitense Steven Mnuchin (foto d'archivio).
Il segretario al tesoro statunitense Steven Mnuchin (foto d'archivio).
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Il vicepremier cinese Liu He ha avuto oggi un colloquio telefonico con il segretario al Tesoro e il rappresentante per il Commercio americani, Steven Mnuchin e Robert Lighthizer.

L'iniziativa, spiega una nota del ministero del Commercio cinese, era finalizzata a promuovere un primo "scambio di vedute" sull'attuazione di quanto concordato tra i presidenti Xi Jinping e Donald Trump nel summit tenuto il primo dicembre a Buenos Aires, a margine del G20. Discussi, inoltre, programma e roadmap per ulteriori negoziati sul commercio.

Malgrado le tensioni sull'arresto in Canada di Meng Wanzhou, capo della finanza di Huawei, Cina e Stati Uniti hanno discusso i passi da seguire nel processo negoziale nel primo contatto di alto livello seguito al summit di Buenos Aires tra i presidenti Xi e Trump. I due leader, a margine del G20, hanno concordato la "tregua" optando per lo stop ai dazi aggiuntivi Usa (fermi al 10% invece che al 25% dal primo gennaio su 200 miliardi di dollari di beni 'made in China') e per trovare in tre mesi un accordo sul commercio entro fine marzo. Scadenza, ha ricordato domenica Lighthizer, non modificabile e che, in caso di insuccesso, farà scattare i dazi maggiorati.

"Entrambe le parti hanno scambiato vedute su come applicare il consenso raggiunto dai leader dei due Paesi al loro meeting e su come portare avanti programma e roadmap sul prossimo stadio di lavoro relativo a consultazioni economiche e commerciali", ha scritto il ministero del Commercio cinese.

Liu, plenipotenziario di Xi sulle vicende economiche, è a capo della delegazione Usa, mentre da parte Usa figurano Mnuchin e Lighthizer, considerato un "falco".

L'arresto di Meng, accusata dagli Usa di frode per la copertura dei legami di Huawei con una compagnia che ha trattato con l'Iran violando le sanzioni americane, ha irritato Pechino, ma che secondo gli osservatori la Cina non farà saltare il tavolo negoziale sul commercio.

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