Giorno della memoria Terrorismo, per Mattarella: «Ricordare è un dovere»

ATS

9.5.2020 - 09:06

Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella
Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella
Source: KEYSTONE/EPA ANSA/QUIRINALE PRESS OFFICE/

«Ricordare è un dovere». A sostenerlo è il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, nel Giorno della memoria delle vittime del terrorismo.

Ricordare le strategie e le trame ordite per destabilizzare l'assetto costituzionale, le complicità e le deviazioni di soggetti infedeli negli apparati dello Stato, le debolezze di coloro che tardarono a prendere le distanze dalle degenerazioni ideologiche e dall'espandersi del clima di violenza», ha sostenuto.

«Nel tempo sono state accertate responsabilità dirette e indirette. Gli autori dei delitti sono stati sottoposti a processi e condanne. Ma non ovunque è stata fatta piena luce. La verità resta un diritto, oltre che un dovere per le istituzioni. Terrorismo ed eversione sono stati battuti con gli strumenti della democrazia e della Costituzione: la ricerca della verità, dunque, deve continuare laddove persistono lacune e punti oscuri», si legge ancora nel messaggio di Mattarella.

Aldo Moro

«Il 9 maggio è il giorno in cui Aldo Moro venne ucciso. La barbarie brigatista giunse allora all'apice dell'aggressione allo Stato democratico. Lo straziante supplizio a cui Moro venne sottoposto resterà una ferita insanabile nella nostra storia democratica. Respinta la minaccia terroristica, oggi ancor più sentiamo il dovere di liberare Moro e ogni altra vittima da un ricordo esclusivamente legato alle azioni criminali dei loro assassini. Nel riscoprire il pensiero, l'azione, gli insegnamenti di Moro e di tanti altri giusti che hanno pagato il prezzo della vita, ritroveremo anche talune radici che possono essere preziose per affrontare il futuro», ha affermato il Presidente della Repubblica.

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