La Thailandia andrà al voto il 24 marzo, per la prima volta dal colpo di stato del 2014. Lo ha annunciato oggi la Commissione elettorale.
La data del voto è stata annunciata poche ore dopo la pubblicazione di un decreto reale che indiceva elezioni da tenersi entro maggio. In precedenza, per mesi la giunta militare guidata da Prayuth Chan-ocha aveva assicurato che le elezioni si sarebbero tenute il 24 febbraio; un rimpallo di responsabilità tra il governo e la Commissione elettorale aveva però fatto mancare la scadenza necessaria per indire il voto entro quella data, provocando timori per l'ennesimo rinvio del ritorno alle urne dopo il golpe del 2014.
Decine di partiti saranno in lizza, e le liste dei candidati andranno presentate il 4-8 febbraio. Il voto avverrà in base a norme stabilite dalla Costituzione stilata dai militari nel 2016, che prevedono tra l'altro l'istituzione di un Senato completamente nominato dall'alto, e una Camera eletta con un sistema misto che produrrà con ogni probabilità un Parlamento frammentato.
Gli analisti prevedono che l'attuale premier Prayuth Chan-ocha resterà in qualche modo al potere, anche senza candidarsi esplicitamente a primo ministro. Il generale ha in sostanza iniziato una campagna elettorale mascherata ormai da un anno, mentre ai rivali era proibito svolgere attività politica.
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