Stupefacenti Il nuovo Governo tailandese fa marcia indietro sulla cannabis

SDA

22.9.2023 - 14:28

Un bancone per la vendita di cannabis ai turisti a Bangkok. Il nuovo primo ministro ha annunciato il dietrofront. (foto d'archivio)
Un bancone per la vendita di cannabis ai turisti a Bangkok. Il nuovo primo ministro ha annunciato il dietrofront. (foto d'archivio)
Keystone

Il nuovo primo ministro thailandese, Srettha Thavisin, ha annunciato che il governo proibirà nuovamente l'uso della cannabis per scopi ricreativi, limitandolo all'ambito medico, entro 6 mesi.

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Lo ha detto Thavisin in un'intervista a Bloomberg Television a New York, dove sta partecipando all'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Circa un anno fa la Thailandia è stata il primo Paese asiatico a cancellare la marijuana dalla lista dei narcotici permettendone l'uso ricreativo. Questo, ha portato a un boom di cannabis e altri prodotti veduti nei negozi specializzati, soprattutto nelle località turistiche come Bangkok e Pattaya.

«La legge va riscritta»

Il nuovo leader della Thailandia, un magnate immobiliare salito al potere ad agosto, ha detto che c'è stato un accordo interno al governo di coalizione sulla necessità di cambiare la legge. «La legge dovrà essere riscritta», ha detto Srettha a Bloomberg Television in un'intervista a New York, dove sta partecipando all'assemblea generale delle Nazioni Unite. «Regolamenteremo l'uso solo a scopo medico».

Alcuni operatori turistici hanno accolto con favore la decisione, segnalando che nelle località più turistiche non sono rari i casi di overdose di marijuana. Attualmente, chiunque abbia più di 20 anni (eccetto le donne incinte o che allattano al seno) è legalmente autorizzato a utilizzare la cannabis all'interno della propria residenza.

Inoltre, i ristoranti autorizzati possono servire cibo contenente i suoi estratti. In molti Paesi asiatici, l'uso e il possesso di cannabis comportano pesanti sanzioni e il carcere. Singapore punisce i trasgressori con la pena di morte.