Stati UnitiTrump accetta ufficialmente la nomination
ATS
28.8.2020 - 07:21
«L'agenda di Joe Biden è 'made in China', la mia è 'made in Usa'».
Donald Trump davanti a oltre un migliaio di persone riunite sul prato della Casa Bianca, senza rispetto del distanziamento sociale e senza mascherine, accetta ufficialmente la nomination repubblicana e attacca a testa bassa il rivale che lo sfiderà nelle urne il prossimo 3 novembre.
«Se Joe Biden sarà eletto, sarà colui che distruggerà la grandezza dell'America», assicura il tycoon che sullo slogan 'Make America Great Again' ha costruito la sua fortuna politica.
Trump: «Biden è il cavallo di Troia della sinistra estrema»
Introdotto dalla figlia Ivanka, che con il suo intervento di fatto si candida a succedere al padre, Trump promette dieci milioni di posti di lavoro in dieci mesi, il taglio delle tasse e il ripristino dell'ordine e della legalità nelle città travolte dalle proteste, oltre al vaccino anti-Covid entro la fine dell'anno.
Ma il suo è un intervento prevalentemente mirato a colpire lo sfidante Biden. «È il cavallo di Troia della sinistra estrema. Queste – ha spiegato – sono le elezioni più importanti nella storia del nostro Paese: ci sono due visioni, due filosofie, dovete decidere tra il sogno americano e l'agenda socialista». «Il vostro voto – ha insistito il tycoon – deciderà se proteggiamo le leggi o se diamo carta bianca agli anarchici violenti, agli agitatori, ai criminali che minacciano i nostri cittadini».
La star è Ivanka
Fuori dalla Casa Bianca decine di persone si sono radunate per protestare contro il presidente, mentre, dentro, la folla di invitati applaude ad ogni passaggio del tycoon e gli regala diverse ovazioni.
Ma la vera star della serata è Ivanka, elegante, sicura di sé, con un discorso teso a umanizzare l'immagine di un tycoon dal carattere ruvido e istintivo: «Mio padre si batte per le famiglie, non per le elite. È lui che ha cambiato Washington, non viceversa. Lui è il difensore del buon senso, è il paladino della gente comune», assicura Ivanka, mentre gli invitati scandiscono il coro 'four more years'. Anche quando tra gli eroi americani cita David Crockett e Buffalo Bill.
Parla pure Rudy Giuliani
C'è spazio anche per l'intervento del controverso Rudy Giuliani, ex sindaco di New York ai tempi degli attentati dell'11 settembre 2001 e poi avvocato personale del tycoon coinvolto nelle oscure trame del Russiagate. «Non lasciate che l'America diventi come la New York di oggi, diventata illegale e violenta grazie ai democratici».
Alla fine lo show della convention trumpiana si chiude con degli spettacolari fuochi d'artificio che illuminano a giorno il National Mall di Washington.