USATrump: «Biden è un nemico dello Stato, lo cacceremo»
SDA
4.9.2022 - 09:32
Joe Biden è «un nemico dello Stato», «il discorso che ha fatto a Philadelphia era pieno di odio e di rabbia», «è stato il discorso più divisivo fatto da un presidente, che ha denigrato 70 milioni di elettori».
Keystone-SDA
04.09.2022, 09:32
04.09.2022, 10:44
SDA
Donald Trump parte subito all'attacco del presidente nel comizio in Pennsylvania per i suoi candidati a Midterm, il primo dopo il sequestro di documenti classificati nella sua residenza di Mar-a-Lago, «Metteremo fine alla carriera politica di Nancy Pelosi e di Joe Biden», ha promesso.
«L'Fbi è diventato un mostro feroce controllato alla sinistra democratica e dai media ma io non resterò in silenzio», ha detto Trump, attaccando il Bureau e il dipartimento di giustizia per la perquisizione nella sua villa a Mar-a-Lago che ha portato al sequestro di documenti classificati.
«È lo stesso Fbi ha non ha perseguito Hillary Clinton per l'Emailgate», ha incalzato riferendosi al server privato usato dall'allora segretaria di stato e alle migliaia di email da lei cancellate.
«Hanno pubblicato foto facendo intendere che quei documenti li avessi sparpagliati io sul pavimento. Sono persone veramente disoneste», ha proseguito riferendosi, senza nominarlo, all'Fbi e alla foto che ha presentato in tribunale, raffigurante una serie di documenti «segreti» messi su un tappeto durante la perquisizione nella sua residenza di di Mar-a-Lago
«A novembre ci riprenderemo il Paese»
Riguardo all'attuale presidente degli Stati Uniti Trump ha detto che «Joe Biden pensa che Make America Great Again sia un male per il Paese. Lui chiede di fermare il movimento Maga perché è una minaccia. In realtà è una cosa grande per il nostro Paese», ha sottolineato.
«Il pericolo per la democrazia viene dalla sinistra radicale, non dalla destra. A novembre ci riprenderemo il Paese», ha assicurato davanti ad una folla esultante.
«Volevano mandare in prigione mio figlio Donald Jr., un bravo ragazzo, accusandolo di cose che si erano inventate, tirando fuori una storia totalmente inventata, una bufala, in cui dicevano Russia, Russia, Russia», ha poi continuato, denunciando la «politicizzazione» dell'inchiesta sul Russiagate, a suo avviso alimentata dai democratici.
Spara a zero sui repubblicani che non l'hanno aiutato
Trump non ha mancato di sferrare un nuovo attacco al leader dei repubblicani al Senato Mitch McConnell, che prese le distanze dall'assalto al Congresso il 6 gennaio 2021 e non assecondò le sue accuse di brogli elettorali di massa.
«Va disprezzato», ha detto nel suo comizio in Pennsylvania, riscuotendo l'applauso dei suoi fan. Una mossa che rischia di dividere il partito a due mesi da Midterm.
Il tycoon ha attaccato anche tutti i repubblicani che non lo hanno aiutato a ribaltare l'esito delle presidenziali 2020: «dovrebbero vergognarsi», ha affermato.
Nel suo comizio Trump ha espresso critiche anche nei confronti dell'ex cancelliera tedesca Angela Merkel per aver ignorato il suo invito a non siglare l'accordo per il gasdotto Nord Stream. «Le avevo detto che avrebbe aumentato la dipendenza energetica della Germania dalla Russia ed ora vediamo i risultati», ha detto.