Guerra in UcrainaPutin: «Trump ha scelto la guerra», ma non chiude il dialogo. Medvedev: «Gli USA sono il nostro nemico»
SDA
23.10.2025 - 19:48
«Un atto di guerra contro la Russia». Così l'ex presidente russo Dmitry Medvedev, già protagonista di duelli via social con Donald Trump, accoglie l'annuncio del capo della Casa Bianca delle sanzioni a Rosneft e Lukoil, oltre alla rinuncia ad incontrare per ora Vladimir Putin.
Vladimir Putin (sinistra) e Dmitry Medvedev (destra) nel 2020.
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23.10.2025, 19:48
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Ma lo stesso leader del Cremlino ha aspettato tutta la giornata per rispondere, assicurando poi di voler continuare «il dialogo» con la Casa Bianca, che «è sempre meglio di qualsiasi scontro, di qualsiasi disputa o a maggior ragione di una guerra».
Certo, Putin denuncia le ultime prese di posizione del presidente americano come atti «ostili» che «danneggiano le relazioni russo-americane», dopo che avevano «appena cominciato a riprendersi».
Ma non chiude la porta alla «continuazione del dialogo, anche ora». E per dimostrare le sue buone intenzioni torna sulla telefonata di due ore e mezza avuta con Trump una settimana fa.
Sia l'incontro al vertice, sia la sua sede, Budapest, erano «state proposte dalla parte americana, e io mi sono detto d'accordo», racconta. Ma fa capire che non si sarebbe comunque trattato di un percorso facile.
«Ho detto – prosegue Putin – che tali incontri hanno bisogno di essere ben preparati. Sarebbe stato un errore per me e il presidente americano avvicinarsi a questo vertice alla leggera, e poi lasciarlo senza i risultati attesi».
Quindi, è l'interpretazione del leader russo, «probabilmente» Trump non ha parlato di una cancellazione dell'incontro ma «sta parlando di rinviarlo».
Di tutt'altro tono, com'è nel suo stile, era stata la prima reazione da Mosca, quella di Medvedev, arrivata di primo mattino.
Chi in Russia si era fatto «illusioni» deve ricredersi, ha scritto su Telegram l'attuale numero due del Consiglio di Sicurezza nazionale, prendendo di mira Trump.
«Gli Usa – ha affermato – sono il nostro nemico, e il loro 'pacificatore' loquace ora ha preso pienamente la via della guerra contro la Russia».
A riportare le reazioni sul binario ufficiale della prudenza ci aveva subito pensato il ministero degli Esteri.
Le sanzioni Usa, aveva detto la portavoce Maria Zakharova, sono un passo «assolutamente controproducente», anche in relazione alla possibilità di «raggiungere soluzioni significative al conflitto ucraino attraverso i negoziati».
Putin ricorda quale è la linea rossa da non infrangere
Ma la Russia ha «sviluppato una immunità durevole alle restrizioni occidentali» e quindi anche le nuove sanzioni «non causano alcun particolare problema» al Paese, che «continuerà a sviluppare con sicurezza il suo potenziale economico, compreso il suo potenziale energetico».
Una linea confermata in serata da Putin, che però ha tracciato una linea rossa ben visibile: se dovesse essere revocato il divieto all'Ucraina di usare missili a lungo raggio per colpire in profondità la Russia, «la risposta sarà molto forte, se non schiacciante».
Un messaggio già recepito da Trump, del resto, che ieri sera ha smentito come una «fake news» quella del Wall Street Journal secondo la quale aveva concesso a Kiev il permesso di impiegare i missili a lungo raggio contro la Russia.